Qui a Gaming Alpaca è la nostra passione per l’universo indie a contraddistinguerci. Ogni giorno riceviamo notizie di decine di progetti interessanti che tentiamo di testare e raccontarvi, per regalare ai rispettivi studi di sviluppo l’attenzione e gli applausi che meritano.
Alle volte però ci piace tornare dove siamo stati bene e riscoprire i videogiochi che ci hanno trasmesso questa passioni. L’amore per i videogiochi ha sempre caratterizzato le nostre vite fin dall’infanzia ma esistono alcuni titoli che ci hanno davvero aperto gli occhi al mondo indie, insegnandoci che il vero cuore del gaming si cela proprio nella creatività degli appassionati.
Oggi vogliamo parlarvi di A Short Hike, uno di quei giochi che, con il suo mix di semplicità e profondità, ha acceso la nostra passione per gli indie e continua a farci emozionare ogni volta che lo riscopriamo.
Piccolo grande mondo

A Short Hike è un videogioco capace di conquistare chiunque perchè non ci chiede di investire preventivamente una fetta consistente del nostro tempo. Con il passare degli anni, il tempo diventa una risorsa sempre più preziosa, mentre i momenti dedicati a noi stessi si perdono tra gli impegni di un’agenda sempre più fitta
Il titoli dello sviluppatore canadese Adam Robinson-Yu è noto per essere uno dei videogiochi più brevi in circolazione. Per completarlo basterà appena un’ora del vostro tempo e, se invece siete dei completisti a cui piace esplorare ogni angolo, potrete espandere la vostra esperienza per altre 4 ore circa.
È il gioco ideale per accompagnare una delle vostre pigre domeniche invernali, mentre siete appollaiati sul divano in compagnia del vostro animale domestico o anche solo di una tazza di the caldo.
La protagonista è Claire, un piccolo uccellino in vacanza ad Hawk Peak Provincial Park, dove la zia lavora come Ranger. Claire sta aspettando una telefonata importante ma nel parco naturale non non c’è campo e l’unica sua speranza è raggiungere la vetta della montagna.
Questa semplice premessa lascia il giocatore libero di esplorare il denso e compatto mondo di gioco realizzato dallo sviluppatore. Sappiamo che Claire deve raggiungere la vetta della montagna ma il gioco non ci mette fretta e ci permette di apprezzare gli splendidi paesaggi pixelati e di interagire con una moltitudine di adorabili NPC antropomorfi che arricchiranno l’avventura con le loro storie.
Se vogliamo raggiungere la vetta possiamo farlo nel giro di qualche minuto ma la vera attrattiva di A Short Hike sono i suoi paesaggi, che vi consigliamo di prendervi il tempo di conoscere.
Alla ricerca delle piume

A Short Hike, per sua stessa natura, non ci ingobra con sistemi di gameplay complessi e articolati ma ci sottopone un semplice compito, che è tanto lineare quanto il gioco stesso, ovvero la collezione di Piume d’Oro.
Queste Piume sono il fulcro attorno al quale si sviluppa l’intero gameplay di A Short Hike. Nell’angolo in basso a sinistra dello schermo vedremo ritratte una serie di piume che rappresentano una sorta di barra della stamina. Questa regola ogni azione che Claire può compiere durante il suo cammino.
Scalare le pareti rocciose e volare richiede energia, quindi sarà opportuno cercare di recuperare più Piume d’Oro possibili. Con il passare del tempo riusciremo a scovarle durante le nostre esplorazioni ma il modo migliore per impossessarci di altre Piume sarà interagire con i vari abitanti di Hawk Peak Provincial Park. È qui che A Short Hike da il meglio di sè, presentandoci una serie di adorabili animaletti che ci racconteranno le loro storie e ci chiederanno aiuto per risolvere i loro piccoli problemi.
Il gioco riesce a sorprendreci tanti piccoli racconti di amicizia, che regalano colpi di scena emotivamente coinvolgenti se ci concediamo il tempo di apprezzarle.
Come abbiamo ricordato in precedenza però, arrivare ai titoli di coda di A Short Hike potrebbe richiedervi meno di un’ora. La meccanica delle Piume d’Oro aggiunge un ulteriore strato di gioco e il ognuno di noi ha la libertà di decidere come e se interagire con esso.
Se decidiamo di andare a caccia di Piume e raccoglierne il più possibile, potremo scoprire aree nascoste e imbatterci in incontri che rappresenteranno i momenti migliori del gioco. Tuttavia possiamo anche scegliere di ignorare qualsiasi contenuto secondario ma naturalmente dovremo usare più strategia e oculatezza nello scalare la montagna che si frappone fra noi e la fine del gioco. Lo sviluppatore concepisce un sitema ingegnoso per permettere al giocatore di avere la libertà di modulare il livello di difficoltà a proprio piacimento e di decidere in qualunque momento quando imbarcarsi nella scalata finale.
Una meritata pausa dalla frenetica routine

A Short Hike è un stato per noi un gioco davvero speciale perchè ci cala nei panni di una protagonista, Claire, che si prende una pausa dalla frenetica vita di città, una pausa che anche noi abbiamo apprezzato giocando a questa perla indie
È una storia di speranza che ci porta a guardare dentro noi stessi e a capire quello che conta davvero. Nè noi nè Claire sappiamo cosa ci aspetta dall’altro lato della cornetta quando impugneremo il telefono ma A Short Hike ci mostra come è importante soprattutto godersi il viaggio che ci porta al nostro obiettivo.
Questo gioco non è per tutti soltanto perchè è breve ed è economico. Vi consigliamo di giocare A Short Hike perchè, anche se solo per un breve momento, vi farà pensare che tutto andrà per il verso giusto e che ogni cosa si sitemerà, un messaggio che ognuno di noi ha bisogno di sentire.
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RECENSIONE
Una breve pausa dal mondo
A Short Hike è una vera e propria perla dell’universo indie. In poche ore ci presenta la storia di Claire, che trova se stessa scalando la vetta di Hawk Peak Provincial Park. Si tratta di un racconto di amicizia e speranza, che ci riscalda il cuore in una pigra domenica pomeriggio