Torna la nostra rubrica domenicale dedicata alle migliori demo della settimana e questa volta si tratta di una delle edizioni migliori di sempre. Abbiamo un platform dai colori esplosivi che ci fa saltellare nei panni di un curioso volpino e uno sparatutto a tinte retro che ci ha ricordato i tempi di Doom. Il piatto forte però è un indie italiano che abbiamo scoperto per caso e ci ha rapiti con la sua atmosfera sinistra e il suo stile artistico alla Tim Burton.

Ecco la nostra selezione:

Ties: Soul Link – North Tokyo

Partiamo subito con un platform che ci ha sorpreso per la sua inaspettata profondità e varietà in termine di gameplay. Ties: Soul Link si apre con una breve cinematica che mostra Kiro, l’adorabile volpino bianco e blu riposarsi all’ombra di un albero insieme alla sua amica umana Chloe.

I due vengono separati improvvisamente da una terribile esplosione e Kiro si ritroverà solo e confuso. Il nostro protagonista farebbe di tutto per riabbracciare la sua Chloe ed è qui che comincerà la nostra avventura.

Ties: Soul Link si distingue immediatamente per il suo stile artistico esplosivo e colorato. La prima area della demo è dominata da una foresta rigogliosa, resa in maniera perfetta dai toni accesi che il gioco decide di utilizzare. Durante il percorso ci capiterà spesso di fermarci ad osservare il paesaggio circostante che, pur essendo bidimensionale, sembra prendere vita ed emergere dallo schermo del nostro computer.

Il gameplay invece è riconducibile al genere platform. Kiro si farà largo fra una serie di percorsi ad ostacoli e affronterà nemici impugnando la sua katana. Gli sviluppatori di North Tokyo però non si accontentano e inseriscono una serie di potenziamenti e mosse speciali governate dalle ‘Rune’, che potranno essere equipaggiate in luoghi appositi per personalizzare lo stile di gioco.

La demo offre soltanto una breve finestra sul mondo di Ties: Soul Link ma è evidente che questo titolo nasconda molto di più di quello che vuole mostrare nella sua breve prova. I personaggi che incontriamo durante il nostro cammino lasciano intendere che oltre alla demo ci sarà un mondo da scoprire, con i suoi segreti e le sue tradizioni. Ci auguriamo che lo studio spagnolo rilasci presto la versione completa, perchè non vediamo l’ora di vestire nuovamente i panni di Kiro.

Big Boy Adventure – Maiok Games

La demo di Big Boy Adventure ci riporta ai tempi dell’infanzia. Il menù principale ci accoglie con una colonna sonora coinvolgente, che replica i toni retro dell’era dei primi Game Boy.

Creiamo brevemente il nostro personaggio e ci ritroviamo in un mondo pixellato all’apparenza tranquillo e pacifico. Muoviamo i primi passi in questa ambientazione bucolica, dove incontriamo Manuel il pescatore e sua figlia Nia. Ci dirigiamo verso casa per passare la notte ma all’improvviso veniamo risvegliati da un terribile rumore. Corriamo verso la porta e facciamo appena in tempo ad uscire prima che casa nostra venga inghiottita da una voragine nel terreno. La tranquilla atmosfera è stata frantumata da una misteriosa calamità che ha invaso il paesaggio circostante con strani fumi viola che escono dal terreno e slime aggressivi che tentano di farci del male.

Insieme a Nia e Manuel scapperemo dall’isola e ci rifugeremo a casa di nostro nonno ed è qui che inizia la nostra vera avventura. Ci andremo a presentare agli altri abitanti del villaggio e verremo accolti da una serie di personaggi che arricchiscono il mondo di gioco e gli regalano un carattere unico e nostalgico.

Interagendo con il mondo di gioco e i suoi personaggi raccoglieremo sfide e missioni da affrontare,per poi esplorare l’area circostante e cimentarsi nei pericolosi dungeon che nascondono le migliori ricompense.

Big Boy Adventure unisce i generi RPG e dungeon crawler per creare un’esperienza unica dal sapore retro. La meravigliosa pixel-art e il design delle missioni ci riportano ad un tempo in cui i videogiochi non guidavano la nostra esperienza e ci lasciavano liberi di esplorare e sbagliare.

Non è facile riassumere questa demo in poche righe perchè provandola siamo tornati bambini, e forse è questa la migliore presentazione che ne possiamo dare.

Brutal John – OldSchool Laws Interactive

Cambiamo completamente genere con la demo di Brutal John, un irriverente sparatutto in prima persona che propone un umorismo esagerato tipico degli anni 2000.

Siamo nel 2090 e la Terra è caduta sotto il controllo di Luzilian e i suoi scagnozzi. Gli spietati alieni hanno messo in ginocchio la razza umana e tutto sembra ormai perduto ma l’intervento dei ribelli Brutal John e Doge potrà ribaltare la situazione ed estirpare la minaccia.

Ci rendiamo conto di essere in presenza di un titolo che rende omaggio ai classici sparatutto del passato, come Doom e Duke Nukem, dai cui prende ispirazione per quanto riguarda il gameplay veloce e scattante e il tono umoristico a tratti volgare, che ci obbliga a non consigliarlo ai più piccoli.

Durante la demo prendiamo dimestichezza con i comandi ed esploriamo la prima area del gioco. Possiamo contare immediatamente su un arsenale di armi vastissimo, che rende il problema delle munizioni quasi irrilevante. Le orde di nemici che ci si scagliano addosso devono essere distrutte il prima possibile e dovremo essere abili a muoverci rapidamente, in modo da cambiare approccio per distruggerli prima di essere sopraffatti.

Lo stile artistico a blocchi e il ritmo incalzante sono i tratti distintivi della demo di Brutal John, che ci ha regalato una pausa spensierata in cui il nostro unico pensiero è stato quello di sterminare i malvagi alieni, senza porci problemi morali di alcun tipo e senza dover ponderare le nostre scelte.

A volte per staccare la spina serve soltanto una potente scarica di divertimento concentrato e Brutal John risponde esattamente a questa esigenza.

Room in Dream – Cat Head Games

Avete avuto una giornata un po’ pesante? Qualcuno vi ha trattato male e non avete la forza per affrontare il mondo? La demo di Room in Dream allora fa al caso vostro.

Gli sviluppatori di Cat Head Games hanno creato un videogioco che incarna alla perfezione il concetto di rilassamento. Abbiamo davanti a noi una piccola stanza vuota, che potremo arredare a nostro piacimento secondo il nostro stile, dando sfogo alla fantasia e rendendola nostra. La demo ci mette a disposizione una selezione di decorazioni ed elementi di arredo per portare in vita il nostro spazio e dargli la forma che preferiamo. Possiamo scegliere di simulare il posto in cui viviamo realmente oppure creare la camera dei nostri sogni, la scelta spetta a noi.

Tutto questo sarà accompagnato da una playlist di musica pensata appositamente per distendere i nervi e immergerci totalmente nell’atmosfera pacifica che questa demo si propone di generare.

Abbiamo persino la possibilità di modificare il tempo meteorologico e attivare pioggia, neve, vento e lucciole, per poter dare accompagnare perfettamente l’atmosfera dello spazio che sta prendendo forma davanti ai nostri occhi.

Quando un gioco ci accoglie chiedendoci di selezionare la ‘Zen Mode‘ dal menù principale sappiamo perfettamente cosa ci aspetta e Room in Dream ci regala esattamente quello che stavamo cercando.

Children of Silentown – Elf Games

Concludiamo questo Demo Day con un titolo sviluppato da Elf Games, lo studio bresciano noto per le sue straordinarie doti artistiche dimostrate già in Little Briar.

Con Children of Silentown lo studio si sposta su tonalità più oscure e ci presenta un mondo dall’aria sinistra e malinconica, impreziosito dalle note di pianoforte che accompagnano la cupa atmosfera.

Interpretiamo Lucy, una bambina intenta a giocare a palla con i suoi amici, quando viene richiamata a casa dalla sua mamma. È ormai arrivata ora di cena e dovremo aiutare con le faccende di casa. Qui la demo ci spiega i primi elementi di gameplay, che seguono la classica impalcatura del genere punta e clicca, mettendo invece la narrazione al primo posto.

Sorprenderemo i nostri genitori mentre parlano di una misteriosa maledizione, responsabile della sparizione di diverse persone nel villaggio. La preoccupazione traspare dai loro volti stilizzati e, quando nostra mamma ci concederà di tornare fuori a giocare, il papà sarà contrariato.

La musica è un altro elemento fondamentale dell’esperienza, perchè Lucy segnerà sul suo diario tutti i suoni particolari che ascolterà, in modo da utilizzarli per sbloccare alcune aree del gioco.

Children of Silence presenta un adorabile quadro familiare che si staglia sullo sfondo tragico di un mondo sull’orlo del baratro e starà a noi capire da dove proviene questa strana sensazione angosciosa che pervade l’intera demo.

E voi quale demo ci consigliereste?

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