Monster Hunter Wilds è uno dei pesi massimi di questo 2025. La saga è diventata uno dei fiori all’occhiello di casa Capcom e i fan non vedono l’ora di tornare a caccia di mostri con un vero e proprio titolo next-gen.
L’attesa per Monster Hunter Wilds è alle stelle e il lancio del 28 febbraio segnerà la prima vera data importante di questa annata videoludica. La software house giapponese ha deciso di regalare ai fan un’anticipazione nel mese di Febbraio, che arriva sotto forma di due open-beta.
I giocatori di tutto il mondo avevano già potuto avere un primo assaggio di Monster Hunter Wilds con la Beta rilasciata lo scorso Novembre e, vista la grande mole di giocatori interessati a testare la nuova creatura di Capcom, gli sviluppatori hanno deciso di replicare e offrire altre due finestre per provare l’ultimo Monster Hunter.
Questo weekend ci siamo tuffati nella Beta e dobbiamo dire che ne siamo rimasti veramente impressionati. Abbiamo creato il nostro personaggio e, insieme all’adorabile Palico siamo partiti alla scoperta del meraviglioso mondo di gioco.
Arkveld, quanto ci hai fatto soffrire

Una volta prese le misure dei controlli ci siamo resi conto che la Beta di Monster Hunter Wilds offre una quantità enorme di contenuti, forse anche troppa.
Chi ha già dimestichezza con la saga si troverà a proprio agio e ritroverà molti dei sistemi che hanno regalato a Monsetr Hunter la sua unicità ma è evidente come Capcom questa volta abbia voluto fare le cose in grande. Dopo la prima missione tutorial contro il Chatacabra potremo esplorare la mappa e trovare una serie di creature enormi e minacciose come Doshaguma e Balahara, le quali richiederanno il massimo della concentrazione.
Possiamo tentare la fortuna da soli nella Online Single Player Mode ma Monster Hunter Wilds da il meglio di se quando uniamo le forze ad altri giocatori e cacciamo insieme la nostra preda. Lo spettacolo offerto da queste lotte corali è da far perdere il fiato, perchè l’abilità di agire in sinergia con i nostri compagni e l’imponenza di questi mostri danno vita ad uno spettacolo fenomenale.
Ognuno di noi adotterà uno stile di combattimento differente e avrà selezionato la propria arma preferita da un vasto arsenale. Questo significa che ogni battaglia sarà diversa e, con l’esperienza, potremo trarre ispirazione dagli altri cacciatori e dal loro modo di giocare.
Sembra che la versatilità del combattimento sarà una priorità per Capcom, che ha implementato più di una dozzina di armi diverse, tutte con le loro mosse speciali e le loro differenti abilità. Scegliere la propria arma preferita e acquisirne lentamente dimestichezza nell’utilizzo regala una soddisfazione impagabile e ci rende in grado di aggiungere un supporto unico al nostro team.
Il culmine della Beta però è senza dubbio la sfida contro Arkveld, il mostro simbolo di Monster Hunter Wilds. L’Arkveld è stato il vero e proprio mattatore di questa Open Beta, perchè ha catalizzato l’attenzione di tutti i giocatori, che non volevano perdersi l’occasione di sconfiggere il nemico più rappresentativo del titolo in arrivo. Abbiamo però presto realizzato che la sfida era più difficile del previsto.
La maestosa creatura alata ha annichilito i nostri deliri di onnipotenza e ci ha dimostrato tutto ciò di cui Monster Hunter Wilds è capace. La community si è concentrata per tutto il fine settimana a tentare di conquistare la bestia ma solo una percentuale ridotta di cacciatori è riuscita ad avere la meglio. I movimenti imprevedibili e la sua imponente stazza hanno regalato all’Arkveld il titolo di mostro più ostico del gioco e chi cerca una sfida avrà pane per i suoi denti.
Qualche sbavatura di troppo

Dobbiamo essere onesti, nonostante la Beta di Monster Hunter Wilds ci abbia sicuramente divertito, lo stato tecnico del prodotto non è certo ottimale. Sia su PlayStation 5 che su PC abbiamo riscontrato diverse problematiche difficili da ignorare.
La versione per console ci ha accolto immediatamente con una serie di problemi di connessione, dovuti probabilmente allle questioni legate al PlayStation Network, che ci hanno negato un’esperienza fluida nelle missioni condivise con i nostri amici collegati dalle loro rispettive piattaforme. Al di là dei problemi di connettività poi, qualche minuto dopo l’inizio della sessione, siamo precipitati oltre i confini della mappa, in una caduta libera che ci ha costretto a riavviare il gioco.
Su PC invece, l’Open Beta ci ha deliziati con una serie di bug e glitch grafici, che hanno impattato in maniera sostanziale l’atmosfera epica creata da Monster Hunter Wilds. Non abbiamo a disposizioni macchine di una potenza sopra la media, ed è possibile che il vostro PC possa supportare un’esperienza più fluida, ma la nostra fida scheda grafica 3070 ha fatto fatica a garantire un livello accettabile di FPS.
Capcom ha già rassicurato i fan, specificando che la versione del gioco disponibile con l’Open Beta è ormai obsoleta e gli sviluppatori stanno risolvendo tutti i problemi tecnici. Secondo le parole della compagnia tutte queste sbavature saranno assenti dalla versione di lancio, però non possiamo non riportare come abbia in qualche modo rovinato una parte dell’esperienza.
Al netto di qualche mancanza dal punto di vista dell’ottimizzazione, l’Open Beta ci fa guardare il lancio del gioco con grande speranza. Monster Hunter WIlds sembra un gioco pensato per essere il grande passo successivo della saga, che possa accogliere anche chi ancora non è entrato a far parte della fanbase e si affaccia a Monster Hunter per la prima volta.
La grande versatilità d’approccio, il design dei mostri e gli elementi di gameplay che incoraggiano la collaborazione e la socialità sono tutti punti di forza che daranno i loro frutti al momento del lancio ufficiale. Intanto attendiamo il prossimo weekend, quando con ogni probabilità torneremo a giocare a Monster Hunter, e questo è forse il miglior attestato di stima che possiamo concedere.
E voi l’avete provata la Beta di Monster Hunter Wilds?
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