La scorsa settimana, Hideo Kojima ha fatto impazzire milioni di fan condividendo un’immagine di P.T. sui suoi profili. Il Playable Teaser, rilasciato nel 2014, ha segnato un evento epocale: un assaggio di ciò che sarebbe potuto essere un nuovo Silent Hill sotto la guida del leggendario game director giapponese.

Konami era stata capace di sorprendere tutto il mondo, quando nell’agosto 2014 ha rilasciato P.T., un breve teaser che avrebbe dovuto presentare al pubblico il reboot della serie Silent Hill. La demo è diventata subito virale, con la community intenta a decifrarne i misteri. Tuttavia, il sogno si è infranto quando il progetto è stato cancellato a seguito della rottura tra Konami e Kojima, spegnendo per sempre le speranze di vedere realizzato quello che poteva essere uno dei videogiochi horror più influenti di sempre.

Oggi la saga di Silent Hill è rinata grazie al lavoro di Bloober Team, ma P.T. resta un enigma affascinante e un rimpianto indelebile. Ripercorriamo i suoi segreti e il destino del Silent Hill che non vedremo mai.

Il mistero di P.T. e di 7780’s Studio

P.T.

Quando P.T. è sbarcato in esclusiva su PlayStation 4 nessuno sapeva che il progetto portava la firma di Hideo Kojima. Il titolo citava un enigmatico 7780’s Studio, realtà completamente sconosciuta nell’industria e che contribuiva ad avvolgere l’intero progetto nel mistero.

Il Playable Teaser è stato un evento epocale. Milioni di persone sono accorse a testare la demo inondando il web di video reazioni e commenti alla nuova star del genere horror.

P.T. ci calava nei panni di un protagonista senza nome, che avremmo dovuto guidare in prima persona lungo i quattordici loop che componevano il gioco. Il tutto si svolgeva all’interno di un’apparentemente ordinaria casa della classe media statunitense, con due piani abitabili e un lungo corridoio che sarà il vero protagonista del gioco

È impressionante come P.T. riesca a sfruttare questo spazio ristretto e quanto riesca ad ottenere in termini di carica emotiva. 7780’s Studio non ha bisogno di mostri giganteschi o ville infestate per spaventarci, perchè in pochi metri quadrati riesce ad intrufolarsi nella nostra psiche risvegliando in noi terribili sensazioni, che dovremo combattere per non cedere alla tentazione di appoggiare il pad e abbandonare il gioco.

Tutta l’attenzione al dettaglio di Hideo Kojima può emergere in questo spazio così limitato, che viene popolato da decine di oggetti e decorazioni in modo da rendere ancora più realistico l’ambiente. Il primo indizio lo riceviamo dalla radio appoggiata sul mobiletto dell’ingresso, che riporta una tragedia familiare nella quale un padre ha assassinato violentemente la moglia incinta e sua figlia.

Da questo momento in poi si susseguiranno 14 loop durante i quali il giocatore dovrà tentare di risolvere il puzzle che lo separa dallo stage successivo, mentre assiste in prima persona al corridoio di fronte a se trasformarsi e ritrarre la psiche sempre più vulnerabile del protagonista.

Esistono numerosi momenti diventati iconici fra le brevi e orribili sequenze di P.T., a partire dall’apparizione di Lisa fino agli inquietanti occhi sulle pareti che seguono i movimenti del protagonista, ma l’elemento che unisce tutta la demo e restituisce al giocatore il suo immenso potenziale agghiacciante è senza dubbio il sound design. Kojima non ha molto tempo per comunicare le sensazioni di forte orrore e disagio al giocatore, quindi decide di amplificare l’esperienza esaltando ogni minimo movimento tramite il suono. Il lampadario di casa che schricchiola, le voci che si insinuano nella testa del protagonista e il suono schricchiolante dei nostri passi contribuiscono ad immergerci in questo incubo. Ognuno di noi ha ricordi di strani rumori inquietanti provenienti da qualche angolo del nostro appartamento e Kojima fa leva anche su queste paure irrazionali per infliggere al giocatore un’esperienza che scuote i suoi istinti più reconditi.

Con il proseguire dei loop l’atmosfera si fa sempre più opprimente e angosciate. Il gioco ci obbliga ad essere testimoni di scene davvero brutali che, chi ha avuto l’opportunità di giocarlo, avrà certamente impresse a fuoco nella propria memoria. Kojima gioca con le nostre aspettative e ci trascina in un ambiente spaventoso e surreale dal quale pregheremo di uscire il prima possibile.

La cancellazione di Silent Hills

Una volta che il giocatore riesce a completare l’ultimo loop di P.T., Kojima lo sorprenderà per l’ultima volta con un breve trailer che annuncia il suo nuovo progetto. La demo serviva a presentare il reboot della leggendaria saga targata Konami, con un gioco diretto dal visionario game director giapponese chiamato Silent Hills.

Il nuovo titolo avrebbe coinvolto personalità di rilievo, come Norman Reedus nel ruolo di protagonista e Guillermo Del Toro che avrebbe condiviso la regia con Kojima. Ci si apprestava ad un ritorno in grande spolvero di Silent Hill, che però pochi mesi dopo è stato definitivamente accantonato.

Konami si era accorta che il mercato mobile si stava espandendo a macchia d’olio e il suo Dragon Collection era capace di portare alla compagni ricavi pari ad 1 milione di dollari al giorno. Questo ha convinto la leadership a rivedere le proprie priorità in ottica futura.

Nel 2015 il produttore esecutivo di Dragon Collection Hideki Hayakawa diventa Presidente di Konami e nell’aprile dello stesso anno Silent Hills viene definitivamente cancellato. PlayStation è stata quindi costretta a togliere P.T. dal suo store, rendendo l’incompiuto progetto di Kojima una vera e propria leggenda urbana.

La separazione fra Konami e Hideo Kojima ha influito profondamente sull’evoluzione del mondo dei videogiochi nell’ultimo decennio. Il game director ha dimostrato ancora una volta il suo valore con Death Stranding, che a breve riceverà l’attesissimo sequel, mentre Konami è riuscita a regalare un futuro a Silent Hill grazie all’ottimo remake firmato Bloober Team.

P.T. rimarrà il testamento di un progetto incompiuto, che i fan ricorderanno sempre come una delle più grandi occasioni perse nella storia del gaming. Non sapremo mai come avrebbe potuto essere un Silent Hill diretto da Kojima e, sebbene entrambe le parti abbiano ritrovato il successo, resterà sempre il grande rimpianto di non aver mai potuto vivere quello che avrebbe potuto essere un capolavoro del genere horror.

Voi l’avete mai giocato P.T.?

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