I videogiochi fanno parte della vita di ognuno di noi. Sono un pilastro delle nostre giornate e se non riusciamo a ritagliarci un po’ di tempo da dedicare alla nostra passione ci sentiamo vuoti e insoddisfatti. Non tutti però comprendono la nostra voglia di giocare, che ci accompagna fin dall’infanzia e alcuni nostri comportamenti possono essere considerati ossessioni da chi non condivide con noi l’amore per i videogiochi.
Dobbiamo ammettere però che nella nostra esperienza ormai pluridecennale di videogiocatori abbiamo sviluppato comportamenti che a noi sembrano automatici, ma che rivelano come i videogiochi siano una vera e propria seconda casa per tutti noi. Oggi vogliamo farci un esame di coscienza e guardarci allo specchio, elencando cinque ossessione che solo gli appassionati di videogiochi possono capire.
Passare ore nel character creator

Non possiamo che iniziare questa lista con un comportamento diffusissimo in tutta la community. Non importa a quale genere siate appassionati, se giocate per ore o se riuscite a malapena a trovare il tempo per una breve sessione serale, prima o poi ci siamo trovati tutti in questa situazione.
Scartiamo la nuova copia del gioco che attendevamo da mesi, osserviamo a bocca aperta la cutscene introduttiva e poi arriva lei, la schermata dedicata a creare e modificare le sembianze del nostro protagonista. Si tratta di una di quelle ossessioni che ci portiamo dietro da diversi anni ma le ultime generazioni di console l’hanno soltanto peggiorata, perchè ora possiamo osservare ogni minimo dettaglio del viso e del corpo del protagonista.
Dai colori e all’acconciatura dei capelli fino agli slider che determinano l’angolazione delle sopracciglia, esistono mille modi per modificare le caratteristiche estetiche del nostro personaggio e in men che non si dica finiamo per passare ore nella schermata del character creator, per giocare poi soltanto qualche minuto del primo tutorial.
Voltarsi all’inizio di ogni livello

Questa è una delle ossessioni un po’ più specifiche che nasce in tempi lontani, quando i platform 3D hanno iniziato a sviluppare l’abitudine di nascondere oggetti alle spalle del protagonista. Noi puntualmente ci scagliavamo a gran velocità verso le sfide di fronte a noi, senza sapere che la prima ricompensa si nascondeva proprio alle nostre spalle.
Una volta che quest’abitudine è stata scoperta dai giocatori, tutti noi abbiamo iniziato a voltarci all’inizio di ogni livello, sperando di scovare una moneta, un tesoro o una cassa da distruggere. È diventata una mossa automatica, un po’ come controllare dietro ogni cascata, noto nascondiglio prediletto degli sviluppatori.
Se anche voi siete cresciuti giocando a Crash Bandicoot capirete benissimo di cosa stiamo parlando e saprete che questa ossessione non potrà mai essere sdradicata dal vostro cervello da gamer.
Ricaricare ad ogni costo

Le armi da fuoco appaiono in tantissimi titoli, che vanno dagli RPG come Fallout agli sparatutto come Call of Duty, insomma ognuno di noi si è trova prima o poi a sparare all’interno di un videogioco.
Siamo quindi piuttosto sicuri che in molti potrete confermare il fatto che vedere il caricatore mezzo vuoto all’angolo dello schermo è una situazione veramente insopportabile. Quel paio di proiettili vuoti che mancano nella clip ci infastidiscono e ci distraggono, quindi siamo mossi dall’istinto compulsivo di ricaricare.
È inevitabile, premere il pulsante X o il quadrato dopo una sparatoria. Possiamo raccontarci che serve ad essere sicuri e a farci trovare pronti in occasione del prossimo scontro, ma in fondo lo sappiamo tutti che è una bugia.
La verità è che ne siamo ossessionati, che lo si voglia ammettere o meno.
Liberare ogni angolo della mappa

In questo caso c’è bisogno di specificare cosa intendiamo per ‘liberare la mappa’. Non intendiamo certo affrontare ogni minima attività e quest, anche perchè in alcuni open-world questa attività potrebbe richiedere centinaia di ore e dovremmo rinunciare ad ancora più ore di sonno di quante già abbiamo perso.
In realtà qui vogliamo focalizzarci su un comportamento che a noi appare obbligatorio adottare in ogni titolo con un’immenso mondo esplorabile, la cui mappa però è oscurata e viene rivelata solamente al nostro passaggio. Il primo esempio che ci viene in mente è sicuramente Baldur’s Gate 3, il miglior RPG dell’ultimo decennio che ad ogni atto della trama ci presenta una nuova mappa e noi non siamo capaci di proseguire finchè ogni centimetro della stessa è stato rivelato.
Non è una fissa esclusiva dei giocatori di Baldur’s Gate però, perchè anche titoli come Horizon: Zero Dawn e Forbidden West utilizzano questa meccanica. Forse non è una mania comune come le altre in questa lista ma se c’è qualcuno che la condivide ce lo faccia sapere nei commenti, così potremo compatire insieme le nostre strane fissazioni.
La fissa delle performance

Per concludere dobbiamo citare una di quelle ossessioni che accomuna tutti i gamer che hanno scelto il PC come loro piattaforma principale, votandosi a quello che viene considerato il miglior strumento per giocare.
Il PC apre a mille possibilità. Tutti i titoli sono disponibili, persino quelli della libreria PlayStation da un paio d’anni a questa parte, inoltre è possibile costruire la propria macchina da gaming personalizzandone l’estetica e le prestazioni e poi garantisce l’accesso a Steam, la più grande e libera collezione di titoli in circolazione. Tutte queste libertà, pur essendo assolutamente aspetti positivi, ci obbligano prima o poi a paralizzarci in una situazione nella quale ci siamo trovati tutti.
Abbiamo appena scaricato un nuovo titolo selezionato fra le milioni di proposte offerte, lo abbiamo scaricato e siamo pronti a concederci una serata di gaming indisturbato. Appena arriviamo alla schermata principale però l’opzione “setting” richiama immediatamente il nostro sguardo ed è proprio fra quei menù che perderemo la cognizione del tempo, sperimentando i diversi parametri e settaggi per raggiungere la miglior qualità possibile sullo schermo.
Controlliamo la conta degli FPS, contfrontiamo le benchmark e continuamo ad incaponirci nel vano tentativo di emergere soddisfatti da quella montagna di indicatori e opzioni. Nel frattempo però la serata se n’è andata e per giocare è rimasta solo una misera mezz’ora.
Quali sono le vostre ossessioni da gamer?
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