La saga Animal Crossing è diventata uno dei capisaldi di Nintendo negli anni e ha attraversato diversi cambiamenti e rivoluzioni pur mantenedo un design fedele che si rivolge ad un pubblico specifico. L’idea di creare un luogo virtuale da gestire in completa autonomia in compagnia di piccoli animaletti antropomorfi ha dato vita ad un videogioco che è quasi catartico e terapeutico nel suo gameplay.
Non ci sono sfide, puzzle o combattimenti, soltanto un posto felice in cui abbandonare tutte le preoccupazione e costruirlo a propria immagine e somiglianza. Animal Crossing non è per tutti, ma i fan che sono affezionati a questa serie vedono il gioco come un ritaglio spaziotemporale per fuggire alla vita quotidiana ed entrare in un mondo da plasmare a propria immagine e non anche a questo che servono i videogiochi?
Come accade con ogni titolo di successo, in molti hanno tentato di replicare la formula Animal Crossing e vi vogliamo proporre alcune alternative al classico Nintendo, pur riconoscendo la sua superiorità che rimane pressochè indiscussa.
Hokko Life
Se volete un titolo che si avvicina il più possibile ad Animal Crossing, Hokko Life è quello che fa per voi. Il videogioco sviluppato da Wonderscope Games ci fornisce una città abitata da animali antropomorfi che possiamo modellare e costruire a nostro piacimento.
Il nostro protagonista si addormenta sul treno durante uno dei suoi viaggi e giunge alla città di Hokko. Qui verrà accolto dai suoi abitanti e gli verrà assegnata una casa. Dopo questo breve incipit inizierà il ciclo di gameplay che conoscete bene se siete fan di Animal Crossing.
Possiamo personalizzare il nostro personaggio e vestirlo come vogliamo ma soprattutto abbiamo l’opportunità di forgiare la città di Hokko in base alle nostre preferenze e, nel frattempo, socializzare con gli animali che la abitano.
Il gioco garantisce al giocatore la libertà di approcciarlo al ritmo che preferisce a permette un livello di personilazzazione piuttosto approfondito se si considera il contenuto budget dedicato al progetto.
Le grafiche e le animazioni dei personaggi replicano perfettamente l’atmosfera rilassante che il giocatore desidera trovare. Possiamo quindi affermare che Hokko Life è un degno fratello minore di Animal Crossing.
Garden Paws
Garden Paws è un titolo indie sviluppato da Bitten Toast Games, che ha raccolto i fondi per questo progetto tramite una campagna Kickstarter ed è riscito finalmente a lanciare il titolo nel 2018.
SI tratta di un life-simulator che prende molta ispirazione da Animal Crossing. Il gioco chiarisce che il tuo personaggio ha ereditato una fattoria dai suoi nonni e dovrà collaborare con il sindaco della città per riportarla al suo vecchio splendore e poi espanderla. Fra gli avatar che possiamo impersonare abbiamo diversi animaletti come un gatto, un coniglio, una volpe, uno scoiattolo e tanti altri, inoltre ne incontreremo moltissimi con cui fare amicizia.
Per espandere la nostra città dovremo adoperarci per guadagnare monete, che potremo ottenere vendendo i nostri oggetti tramite il nostro negozio o andando ad esplorare caverne per trovare dei tesori. Con l’espandersi della città accoglieremo altri cittadini che potranno fornirci oggetti unici e altre missioni da portare a termine.
Pescare, cucinare e personalizzare l’ambiente circostante sono il pane quotidiano dei giocatori di Animal Crossing e Garden Paws non ve ne farà sentire la mancanza. Da provare.
Stardew Valley
È impossibile redarre una lista del genere senza citare Stardew Valley, l’altro pilastro del genere life-sumulator, che dal 2016 continua ad affascinare un numero crescente di appassionati.
Hai appena abbandonato il tuto triste lavoro d’ufficio e ti sei trasferito in campagna a gestire una fattoria che hai ereditato. Inizierai a conoscere gli abitanti di Pelican Town, con cui potrai stringere amicizia e persino relazioni amorose. Il rapporto con gli abitanti è l’elemento attorno al quale ruota Stardew Valley e le loro personalità sono uno dei motivi principali per cui il pubblico ama questo gioco.
Come in Animal Crossing sarai impegnato ad espandere e migliorare la tua fattoria, svolgendo le più svariate attività. Pescare, coltivare e allevare animali servirà per raccogliere risorse da spendere nel tuo piccolo angolo di paradiso che pian piano si espanderà
Non servono sistemi di gameplay complessi per fare contento un fan di Animal Crossing, bastano degli adorabili personaggi ed un atmosfera accogliente e rilassant, cosa che a Stardew Valley non manca assolutamente.
Dinkum
Dinkum può essere definito l’Animal Crossing australiano perchè è un titolo indipendente che fonde gli elementi del gigante Nintendo con le peculiarità della natura australiana. È stato sviluppato in solitaria da James Bendon, che ha voluto includere elementi caratteristici della propria terra all’interno del suo genere di videogioco preferito.
Dinkum ci catapulterà in un isola ispirata agli elementi naturali tipici dell’Australia. Il paesaggio desertico e animali come i koala e i canguri danno al titolo un tocco di originalità ma tutte le attività tipiche del genere vengono riproposte.
La personalizzazione del proprio spazio e le relazioni con il resto degli abitanti sono elementi centrali del gameplay, condito dele consuete attività come il crafting, la pesca e la cura del nostro piccolo orto. Potremo anche esplorare piccoli dungeon sparsi attorno all’isola che nascondono preziosi tesori.
La parola ‘dinkum’ è un aggettivo usato nel linguaggio colloquiale australiano per descrivere un soggetto onesto, genuino e adorabile e non esistono parole migliori per descrivere il gioco di James Bendon.
My Time at Portia
Un titolo piuttosto noto ma che forse presenta le maggiori differenze con Animal Crossing rispetto agli altri inclusi in questa lista. Questo non deve però allontanare i fan del classico Nintendo perchè le meccaniche di gioco sono molto simili.
Il protagonista si trasferisce nella città di Portia e assume il ruolo di tuttofare per riportarla al suo antico splendore. Nel frattempo potremo fare la conoscenza degli abitanti di Portia, che collaboreranno con noi per ricostruire questo piccolo centro in un mondo sopravvissuto ad una apocalisse.
Sono chiari infatti i segni di una civiltà che ha abitato questa zona in precedenza ma che, per qualche misterioso motivo, è decaduta lasciandoci in eredità il mondo in cui ci troviamo. Questa premessa da My Time at Portia un livello di profondità inedito per il genere e ci incoraggia ad esplorare e scoprire i segreti nascosti a Portia.
Le attività tipiche di Animal Crossing però non mancano. L’obiettivo resta quello di ricostruire la città raccogliendo risorse attraverso i nostri allevamenti e le coltivazioni per poi modificare l’ambiente a nostro piacimento. Le relazioni con gli abitanti sono un elemento centrale e possiamo ritagliarci il nostro angolo di pace scegliendo di affrontare tutto al nostro ritmo.
Se però volete aggiungere un velo narrativo al vostro pacifico life-simulator, My Time at Portia non vi deluderà.
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