I videogiochi sono una forma d’intrattenimento davvero unica, che ci permette di immedesimarci nei protagonisti delle opere che giochiamo e vivere le loro storie in prima persona. Negli anni ci siamo affezionati agli iconici personaggi che hanno accompagnato la nostra infanzia e lo nostra crescita di videogiocatori, ma questo attaccamento ha permesso agli sviluppatori di sottoporci decisioni i crudeli e scelte che ci hanno lasciato nel cuore un senso di colpa indelebile.
Conosciamo tutti quel momento in cui il gioco ci pone davanti un bivio e noi siamo costretti a percorrere soltanto una delle due strade. Si tratta di scelte dolorose che, nonostante siano una delle caratteristiche che più apprezziamo del mezzo videoludico, sono capaci di farci odiare noi stessi e mettere in discussione i nostri valori morali.
Oggi vi raccontiamo le cinque decisioni che più ci hanno messo in difficoltà.
Sparare all’androide nella casa di Elijah Kamski

Cominciamo subito con una delle decisioni più memorabili di sempre citando Detroit: Become Human. L’impressionante titolo targato Quantic Dream fa parte di un genere di avventure interattive molto particolare, attorno al quale lo studio francese ha costruito la propria identità.
Ci troviamo in un futuro distopico in cui umani e androidi vivono insieme ma l’armonia fra le due speci si sta inesorabilmente spezzando, con i robot umanoidi che stanno scoprendo la loro identità e rivendicando i propri diritti.
In questa specifica scena interpretiamo Connor, l’androide detective che collabora con la polizia di Detroit alle indagini riguardanti i casi sempre più frequenti dei devianti. Connor e Hank si sono diretti alla villa di Elijah Kamski, l’ex CEO di CyberLife e inventore degli androidi.
Lo scienziato decide di testare l’umanità di Connor mettendogli in mano una pistola e sfidandolo a premere il grilletto contro una delle sue androidi, inginocchiata davanti a lui. La ragazza non tradisce alcuna emozione e Connor dovrà lottare contro le sue convinzioni per evitare di premere il grilletto.
Se lo premesse confermerebbe a se stesso che gli androidi non sono altro che macchine, ma se invece la sua virtù morale gli impedisse di uccidere un suo simile, questo proverebbe che lui stesso è un deviante. Si tratta di un momento che definisce il carattere di Connor e di conseguenza il nostro. Dove si trova il confine della vita secondo noi?
Qualunque scelta prendiate, siamo sicuri che lascerete la villa con un senso di colpa pari soltanto a quello che sta provando il vostro personaggio, ed è questo che rende così potente la storia di Detroit: Become Human.
Far esplodere Megaton – Fallout 3

Ah Fallout 3, uno dei titoli che più ha formato il nostro palato videoludico e ci ha accompagnato alla scoperta dell’epoca d’oro di Bethesda. Una volta scappati dal Vault 101 avremo l’intera Zona Contaminata da esplorare e, muovendo i primi passi nella Washington postapocalittica, ci imbatteremo presto in Megaton, il primo insediamento vero e proprio presentatoci dal gioco.
Si tratta di una comunità che sta lentamente cercando di ricostruire il proprio angolo di civiltà. Troviamo NPC, negozi e località da esplorare ma l’elemento che cattura subito la nostra attenzione è il gigantesco ordigno nucleare al centro del villaggio.
Mentre muoveremo i primi passi nella Zona Contaminata e ci staremo acclimatando alla dura vita postapocalittica verremo avvicinati da Mr. Burke. Il losco figuro ci rivilerà di lavorare per Allistar Tenpenny, un ricco signore che vuole vedere Megaton distrutta e starà a noi esaudire i suoi desideri.
A questo punto dovremo decidere se risparmiare la città, conservando il nostro karma e l’integrità morale, oppure detonare la bomba in cambio di una lussuosa suite a Tenpenny Tower. Voi che cosa avete scelto?
Sparare a Harper o a Menendez – Call Of Duty: Black Ops 2

Le campagne di Call Of Duty non sono certo note per la loro profondità. Solitamente si tratta di avventure brevi e lineari, che mostrano al giocatore i rudimenti del titolo in questione prima di buttarsi nelle arene multiplayer. Alcune campagne sono più spettacolari e avvincenti di altre ma nessuna si avvicina alla qualità espressa da Call Of Duty: Black Ops 2.
Il sequel di Treyarch ci permette di vestire i panni di Farid, un agente yemenita che si infiltra nell’ organizzazione di Menendez per conto della CIA. Il leader terrorista sospetta che ci sia una talpa nella sua organizzazione e nel corso della missione Velo di Achille riesce ad abbattere l’aereo delle forze statunitensi e prendere in ostaggio Harper, la voce che ti ha guidato durante l’intera missione.
A questo punto Menendez, per testare la tua lealtà, ti darà in mano una pistola ordinandoti di sparare ad Harper. Il giocatore può decidere se porre fine alla vita del suo alleato, salvaguardando la sua copertura e la missione, oppure sparare a Menendez, assumendosi tutte le responsabilità delle conseguenze che ne deriveranno.
Uccidere o abbandonare Lee – The Walking Dead

The Walking Dead è il fiore all’occhiello della libreria di Telltale Games, che ci ha regalato una serie di avventure interattive ispirandosi ad alcuni dei migliori IP in circolazione come Batman, Game of Thrones e The Walking Dead.
Durante tutta la prima stagione seguiamo il cammino di Lee e Clementine, che cercano di sopravvivere all’esplosione dell’ apocalisse zombie. Lee diventa una sorta di figura paterna per Clementine e il legame fra i due diventa sempre più forte. Il nostro protagonista però verrà fatalmente morso da uno zombie e, nonostante gli interventi degli altri sopravvissuti per trovare una soluzione, pare che il suo destino sia segnato.
La scena che conclude la prima stagione è davvero straziante. Lee e Clementine sono rifugiati nel retro di un negozio e per il nostro protagonista il tempo sta per scadere. Clementine obbedisce alle indicazioni e lo ammanetta per evitare che possa attaccarlo dopo la sua inevitabile trasformazione e a questo punto Lee gli sottopone la scelta. Dovremo sparare a colui che ci ha protetti per tutta la durata del gioco, ponendo così fine alle sue sofferenze, oppure abbandonarlo e lasciare che si trasformi in uno zombie.
Non esiste una scelta corretta, qualunque sarà la vostra decisione finirete per soffrire.
Salvare Ashley o Kaiden – Mass Effect 3

La saga di Mass Effect è considerata come uno dei punti più alti della scuola occidentale del genere RPG. Dopo decenni di giochi di ruolo memorabili come Baldur’s Gate e Dragon Age, Bioware aveva raggiunto il suo apice di popolarità con l’epica fantascientifica in cui interpretavamo il Comandante Shepard, intento a plasmare il futuro della galassia.
Si tratta di una delle decisioni più strazianti del primo capitolo della saga. Avremo il tempo di salvare solo uno fra i due compagni che sono stati al nostro fianco fin dall’inizio del gioco e sono gli unici membri umani dell’equipaggio della Normandy.
Da questo momento in poi la saga inizierà a sottoporci dilemmi morali ben più gravi, che potrebbero mettere a repentaglio milioni di vite e i destini di intere razze aliene. In questo caso però la scelta ci paralizza perchè agisce su un piano emotivo più profondo. Ashley e Kaiden li abbiamo imparati a conoscere ed è doloroso assumersi la responsabilità della morte di uno di loro.
Qual è stata la scelta più difficile che avete dovuto compiete in un videogioco?
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