Ritorna il Demo Day, la nostra rubrica dedicata alle migliori demo testate dalla nostra redazione nel corso della settimana. Questa volta ci siamo imbattuti in diversi progetti creati in solitaria, da sviluppatori indipendenti che hanno potuto contare solo sui propri talenti senza il supporto di un team.

Abbiamo un survival ambiantato nelle inquietanti profondità dello spazio, che ci ha affascinato con le sue mastodontiche ambientazioni. Allo stesso tempo però vi proponiamo un coloratissimo platform in cui vestiremo i panni di un simpatico scimmione in pixel-art che saltella fra gli alberi di una giungla digitale. Ecco la nostra selezione.

Poem Ex Machina – Amaury Dangréau

Iniziamo con un titolo che pensavamo di aver già inquadrato dalle prime immagini e che invece si è rivelato essere una vera sorpresa. Stiamo parlando di Poem Ex Machina, il gioco sviluppato in solitaria da Amaury Dangréau.

Il giovane designer francese ci invita a vestire i panni di Clopin, un ragazzo iperattivo dalla chioma bianca, che ha l’abilità di risvegliare in sè poteri straordinari, come evocare braccia meccaniche e muoversi velocissimo per le strade della città.

Queste sue potenzialità vengono utilizzate per indagare e scovare le pericolose entità che si nascondono in giro per il mondo di gioco. Ci inoltreremo in dungeon che dovremo attraversare cimentandoci in un sistema di combattimento esplosivo e adrenalinico, fondato sulla velocità e la reattività dei movimenti. Nonostante le animazioni scenografiche, la demo di Poem Ex Machina resta molto accessibile anche ad un pubblico che si affaccia per la prima volta a questo tipo di genere e la consigliamo a chiunque abbia apprezzi un buon hack and slash e che ha nostalgia di Sunset Overdrive.

Dolven – Covyne Entertainment

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La demo di Dolven è una delle più intriganti che abbiamo provato negli ultimi tempi. Gli sviluppatori propongono un RPG in salsa fantasy, un concetto non di certo innovativo, ma il punto di forza di questo titolo sta senza dubbio nel gameplay e nel modo in cui viene strutturato.

Per muoverci fra i dungeon creati proceduralmente avremo il compito di usare una serie di carte che sbloccano abilità e poteri speciali, interagendo con lo spazio circostante risolvendo gli enigmi che vi si annidano. Ma non è finita qui, il nostro protagonista si troverà ad affrontare una schiera di nemici tramite un sistema di combattimento a turni creato ricalcando lo schema dei classici CRPG vecchio stile alla Baldur’s Gate.

Nelle 16 stanze della demo troveremo oggetti e armi per potenziare il nostro avatar, ma anche altri personaggi che si uniranno alla nostra missione. Si tratta di un progetto ambizioso, che vuole proporre un RPG con una marcia in più, unendo il sistema del combattimento classico all’utilizzo di un deck di carte da costuire durante la partita.

Il team è riuscito ad affascinarci col suo lavoro che omaggia i grandi RPG del passato ma propone una sua inedita interpretazione e crea una maniera inedita di approcciarsi a questo genere di videogioco.

Dunjungle – Bruno Bombardi

Qjuando si parla di indie, non c’ niente di meglio che un buon platform veloce e rattivo per svoltare la giornata. Dunjungle risponde proprio a questa necessità, proponendo un platform in 2D in cui interpretiamo una scimmietta pixellata.

Nei panni del nostro portagonista esploreremo la lussureggiate giungla digitale, popolata da nemici adorabili da sconfiggere usando il nostro armamentario. Esplorando troveremo diversi potenziamenti, armi e incantesimi che renderanno più agevole il nostro viaggio nella giungla. L’ampia selezione di nemici ci terrà sempre sulle spine perchè dovremo imparare i loro attacchi e comportamenti, utilizzando i vari oggetti raccolti per avere la meglio su di loro.

Lo sviluppatore riesce ad inserirsi in questo sottogenere con uno stile artistico chiaro e ispirato ai classici arcade, punteggiando il cammino con diversi segreti da scoprire e potenziamenti preziosi.

La demo di Dunjungle funziona per la familiarità dei suoi comandi e le sue musiche di sottofondo, ma l’arma segreta è sicuramente la sua mascotte, una scimmietta che siamo sicuri tutti i fan dei platform potranno apprezzare.

Star Mission: Remote Sectors – Ralph Schadler

Lo spazio e la fantascienza sono temi che affascinano tutti noi inguaribili nerd, cosa che le grandi compagnie sfruttano da sempre per proporci migliaia di videogiochi, film e serie tv incentrati su queste particolari ambientazioni futuristiche. Ma cosa succederebbe se dovessimo sopravvivere nello spazio aperto?

È questa la premessa di Star Mission: Remote Sectors, che ci cala nei panni di un comandante intento ad esplorare un pianeta sconosciuto. Ci troviamo nel 2224 e l’Umanità è riuscita a raggiungere i settori più remoti della Via Lattea, ora sarà compito degli astronauti coraggiosi scoprire cosa si cela in questi angoli oscuri della galassia.

Muoveremo i primi passi guidati da Elios, la voce che ci guiderà durante tutta la demo e illustrerà il funzionamento del gioco. Il gameplay si incentra su elementi survival, determinati dai classici indicatori di Salute e Energia, accompagnati da uno dedicato al Power che servirà ad alimentare i vari strumenti che utilizzeremo, come la visione notturna, il radar o gli scudi per proteggerci dalle ostili temperature.

La sensazione di muoversi sulla superficie desolata del pianeta inesplorato è quasi eterea, perchè si percepisce sempre l’incertezza del protagonista nella sua voce. Ci facciamo lentamente strada in un mondo ostile e in un clima sfavorevole, facendoci capire chiaramente che non siamo per nulla i benvenuti.

Se amate il genere survival ma via hanno stancato le solite simulazioni che riproducono la solita giungla popolata da indigeni cannibali e volete un’esperienza più impattante sul lato psicologico, questa demo è quella che fa per voi.

Crowned in Steel – Sverun

Crowned in Steel demo

Concludiamo con una demo che invece si fonda sull’azione e sulla brutalità del suo combattimento. In Crownder in Steel interpretiamo un prigioniero, che si libera dalla sua cella nelle segrete di un castello e tenta di farsi largo fra le tenebre abbattendo i suoi malvagi aguzzini.

Ci troviamo in un’ambientazione in stile dark-fantasy, che ricorda molto le opere di From Software. Gli interni del castello sono illuminati dalla fioca luce delle torce dislocate sulle mura, mentre una pioggia torrenziale si abbatte sull’imponente struttura medievale. Inizialmente potremo fare affidamento solo sulla nostra forza, brutalizzando a mani nude le prime guardie. Dopodichè scoveremo diverse armi, scudi e armature che ci aiuteranno a proseguire nella nostra disperata missione.

Il combattimento però, come in ogni buon soulslike, si fonda soprattutto sulle abilità e i riflessi del giocatore. Dovremo infatti studiare i pattern di movimento dei vari nemici, che possono cambiare strategia in base alla loro tipologia e grado.

Definire Crowned in Steel un altro soulslike sarebbe assolutamente riduttivo, perchè propone un design molto più semplice e diretto. Non ci sono punti abilità, anime o elementi di RPG a cui prestare attenzione ma soltanto un sistema di combattimento solido con il quale sperimentare, e a volte questo è più che sufficiente per creare un titolo divertente da giocare.

Voi avete qualche demo da consigliarci?

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