Un’altra settimana è passata ed è arrivato il momento di fare mente locale e condividere con voi le migliori demo testate negli ultimi giorni. Stavolta abbiamo dedicato molto spazio a titoli creati da sviluppatori senza uno studio alle spalle, che hanno deciso di seguire le loro ambizioni contando solo sulle proprie forze. Fra questi c’è un nome italiano che forse conoscerete e che ci ha sorpreso e spaventato con la sua demo del progetto horror al quale sta lavorando.
Non abbiamo però potuto resistere al richiamo dell’indie del momento, che sta facendo parlare di sè in tutto il mondo rubando i riflettori anche a titoli di studi ben più affermati usciti in quest’ultimo periodo.
Pronti a scoprirle tutte insieme a noi?
Condominium – Matteo Lippera

Iniziamo con un indie italiano che ci ha sorpreso con le sue tinte horror perfettamente realizzate. Non è per niente facile spaventare il giocatore in un lasso di tempo così limitato come quello di una demo, bisogna stabilire immediatamente la giusta atmosfera e avere il controllo della trama e del design in cercando di incuriosire senza mai svelare troppo, nella speranza che chi ha deciso di provarla sia invogliato poi ad acquistare la versione completa.
Matteo Lippera riesce a perfettamente a restare in equilibrio su questa linea con la demo di Condominium, grazie anche ad un filmato introduttivo che cattura immediatamente l’attenzione. Ci troviamo in uno di quei sentieri di campagna dislocati in ogni angolo d’Italia, segnati con quel caratteristico simbolo bianco e rosso dipinto sulla corteccia degli alberi. La visuale in prima persona ci fa immedesimare nei panni del protagonista, che prima sembra camminare tranquillamente, mentre poi comincia a correre all’impazzata a causa di un pericolo non meglio identificato.
Ci svegliamo in una casa spoglia e poco illuminata e qui possiamo subito apprezzare un’impressionante qualità grafica. La mancanza di suoni è inquietante e ci costringe subito a diffidare dell’ambiente circostante, pur essendo familiare e casalingo. Sentiamo il telefono suonare e dall’altro capo della cornetta c’è Don Paolo. Ci rimprovera intimandoci di essere presenti alla prossima funzione e poi fa sapere di aver lasciato un pacco al portiere. A questo punto scendiamo le scale del condominio per ritirare il pacco ed aprirlo. Troveremo un DVD, che faremo partire sulla televisione piazzata in salotto.
Qui il gioco inizierà ad introdurre lentamente le visioni e le paranoie del protagonista, che si traducono in simboli religiosi fra i corridoi bui degli appartamenti. È evidente che la nostra psiche ci sta giocando brutti scherzi, perchè non riusciamo a capire cosa ci sia di reale o meno. Il tutto culmina con un’altra telefonata di Don Paolo, che allarmato ci raccomanda di “non seguire la luce”.
Condominium ci ha regalato sensazioni che non provavamo dai tempi di P.T. e non vediamo l’ora di poter immergerci in questo nuovo e inquietante progetto horror quando uscirà la versione completa.
Sealed Bite: Extended – Ruben S. Luis

Ora invece vi vogliamo parlare di un metroidvania davvero particolare. Si chiama Sealed Bite: Extended ed è stato creato da un solo sviluppatore, che ci accoglie nel suo mondo di gioco colorato e interamente realizzato in pixel-art.
Vestiamo i panni di una ragazzina, che scopriamo chiamarsi Emilia. Ha perso la sua famiglia ed è in missione per tentare di salvarla. Dopo un brevissimo tutorial incontramo un lupo nero che ci aggredisce e, in quello che appare un sogno o una visione, ci rivela che Emilia è stata scelta dalla Guardiana della Foresta per prendere il suo posto e succederle. Per farlo però dovrà liberare il Licantropo per ereditare il suo potere per riuscire finalmente a salvare la sua famiglia.
Ma come se la cava Saled Bite: Extended a livello di gameplay? Dobbiamo confessare che inizialmente ci sembrava di essere di fronte ad un platform piuttosto semplice, ma più si prosegue nella demo, più il gioco rivela i suoi segreti emergendo in tutta la sua potenza.
I controlli sono responsivi e scattanti ma saranno soprattutto gli ambienti di gioco che cattureranno la vostra attenzione. Esplorare il labirinto della Foresta permette di potenziare Emilia e sconfiggere nemici attraverso un sistema di combattimento che è più un puzzle in movimento che una prova di forza. Abbiamo speso molto più tempo di quanto ci aspettassimo con la demo di Sealed Bite: Extended e se amate i metroidvania non possiamo che consigliarvela.
Onikura – Too Dark Studios

Rimaniamo per un attimo nel genere platform 2D, ma stavolta aggiungiamo un livello di difficoltà molto più elevato. Onikura ci ha colpito inizialmente per la sua atmosfera, che crea un Giappone in pixel-art nel quale ci muoviamo controllando una ragazza dai capelli rossi, armata soltanto della sua katana.
Dopo i primi tutorial di rito, ci siamo resi conto che le sezioni di platform sono piuttosto limitate, perchè l’attrattiva della demo di Onikura sta tutta nelle bossfight. Il primo a sbarrarci la strada è Honkai, una sorta di bufalo umanoide molto aggressivo, che metterà alla prova i nostri riflessi. Abbiamo avuto veramente poco tempo per prepararci allo scontro quindi sarà proprio in questa arena che affineremo le nostre tecniche.
Il combattimento è diretto e semplice da comprendere. Abbiamo a disposizione un attacco rapido e un’altro speciale per usare il quale dovremo riempire la barra della Spiritual Energy, riempita attaccando o parando i colpi nemici. La demo introduce una meccanica molto interessante, che permette al giocatore di usare la sua Spiritual Energy in due modi: caricare un’attacco potente capace di colpire duramente il nemico, oppure rimpolpare la nostra salute, simboleggiata da tre fiori di ciliegio all’angolo dello schermo.
Proseguendo potremo sbloccare nuove abilità dette ‘Benedizioni’ che il gioco ci permetterà di sciegliere in corrispondenza di grandi alberi dove potenziare il nostro personaggio ma il vero centro del gameplay saranno i boss e la demo comunica in maniera chiarissima questo messaggio. Onikura ci ha divertito molto e ci auguriamo di sentirne parlare di più in futuro.
Schedule 1 – TVGS

Ora però dobbiamo parlare dell‘indie del momento. Ci riferiamo ovviamente a Schedule 1, il titolo dello studio australiano che ha rapito le attenzioni di tutto il web, rimbalzando sui social e sui canli dei maggiori youtuber statunitensi.
Non si tratta di un platform dallo stile artistico ricercato e nemmeno di un RPG capace di risvegliare emozioni forti, bensì di un divertentissimo e comico simulatore che ci cala nei panni di uno piccolo spacciatore in una città non meglio precisata. Inizia tutto in maniera molto semplice, creiamo il nostro personaggio e parliamo con nostro zio Nelson che ci dà le prime dritte per sbarcare il lunario come distributore di sostanze stupefacenti.
Ne segue una demo davvero surreale, in cui dobbiamo acquistare tutto l’occorrente per far crescere le nostre piante e organizzare incontri con i potenziali clienti gestendo tutti gli scambi. In pochi minuti ci troveremo a scandire la giornate organizzando i diversi compiti in modo da raggranellare più denaro possibile.
Il gameplay risulta essere un mix sorprendentemente ben riuscito fra life simulator abbinato alle caratteristiche di un gestionale, perchè dovremo muoverci in prima persona per poter acquistare tutti gli occorrenti e portare a termine le vendite, ma allo stesso tempo bisognerà aumentare la qualità della nostra strumentazione per gestire un numero crescente di clienti e di impegni.
La demo di Schedule 1 è estremamente divertente, perchè ha tutte quelle caratteristiche assurde e deliranti che continuano a farci venire voglia di giocare. Dire che questa demo crea dipendenza è forse il modo più adatto per definirla, provare per credere.
Rekesh Gaal -Mystic Blade

Concludiamo con un titolo soddisfacente, complesso e approfondito, un action-RPG chiamato Rekesh Gaal e sviluppato da Mhystic Blade. La demo parte con un introduzione piuttosto anonima, nella quale ci troviamo all’interno di una cella che ci ha fatto ricordare i tempi del primo Dark Souls. Veniamo accolti da Konstantin, una presenza che ci spiega chi siamo. Ci dice che siamo possessori di una speciale particella, la quale ci connette agli elementi e questo lo ha motivato a spronarci a risvegliarci e compiere il nostro destino.
A questo punto prendiamo il controllo del personaggio e muoviamo i primi passi in questo tetro mondo isometrico, un labirinto di rovine dove si nascondono una moltitudine di oggetti e di nemici da combattere. L’atmosfera è resa in maniera impeccabile grazie ad una grafica davvero evocativa e una colonna sonora che ci immerge totalmente nel mondo di gioco.
Ma il punto di forza di questa demo è senza dubbio la grandissima versatilità nella costruzione del personaggio. Abbiamo ben 210 skill differenti fra cui scegliere, per non parlare delle abilità speciali sbloccabili attraverso le Particelle Elementali, le quali ci consentono di creare una build a nostra immagine per soddisfare il nostro stile di gioco preferito. A questo si aggiunge l’esagerata mole di oggetti, pozioni e armi pe creare sinergia con la nostra build fino a definire un personaggio che, con il passare del tempo, vedremo crescere davanti ai nostri occhi.
Se state cercando un titolo che vi dia la possibilità di esprimere al massimo la vostra creatività nella gestione del personaggio e vi permetta di farlo in un mondo di gioco ricco e ben costruito, Rekesh Gaal non dovreste perdervelo.
E voi avete qualche demo da consigliarci?
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