Electronic Arts (EA), la potentissima software house che negli ultimi decenni ha ricoperto un ruolo dominante all’interno dell’industria videoludica, ha fatto registrare una brusca frenata in borsa nel corso della settimana appena trascorsa.

I numeri riportano un buco di 6 miliardi nel valore di mercato della compagnia statunitense, una perdita che ha fatto suonare l’allarme nei corridoi della grande casa di sviluppo.

I principali imputati di questo visibile crollo del titolo in borsa sono stati identificati in EA Sports FC 25 e Dragon Age: The Veilguard.

Ultimate Team è ormai considerato come un orologio svizzero in termini di incassi. Il fatto che i ricavi siano stagnanti comporta una pressione economica enorme su EA”. Queste le parole degli analisti di MoffettNathanson, che incapsulano perfettamente come la salute economica di EA sia legata a doppio filo al simulatore calcistico un tempo conosciuto come FIFA.

Il mancato accordo fra EA e FIFA e la conseguente perdita della licenza di utilizzare il nome della Federazione ha senza dubbio avuto un pesante impatto sull’attrattiva del titolo.

L’altro grande responsabile è da ricercarsi in Dragon Age: The Veilguard. Il ritorno della saga è stato accolto da una tempesta di polemiche legate alla scarsa qualità del nuovo RPG di Bioware e a una serie di dialoghi che hanno scatenato una forte reazione negativa da parte di tutti gli angoli del web.

EA Dragon Age: The Veilguard

Al netto delle critiche indirizzate al messaggio veicolato dal gioco, appare evidente a tutti che Bioware abbia ormai perso lo smalto di un tempo e che Dragon Age: The Veilguard abbia sancito il definitivo crollo di un gigante della storia dei videogiochi.

Bioware è stata responsabile di aver portato il genere degli RPG alla gloria negli anni ’90 e 2000. A partire da Baldur’s Gate fino ad arrivare a Mass Effect, lo studio di sviluppo era un tempo una garanzia di successo ma negli ultimi dieci anni i fan hanno assistito ad una delusione dopo l’altra e ora è giunto il tempo di accettare che Bioware è stata svuotata di tutto il suo talento e ora non è altro che un lontano ricordo.

EA ha confermato che Dragon Age: The Veilguard ha raggiunto appena il milione e mezzo di giocatori, a fronte di un obiettivo fissato a 3 milioni di copie vendute. EA ha scelto di usare parole vaghe nella sua dichiarazione perchè parla di ‘giocatori raggiunti’ e non di ‘copie vendute’, portando a pensare che gli incassi effettivi siano addirittura minori.

Tuttavia, anche non indagando sul significato delle dichiarazioni di EA, l’ultimo titolo Bioware avrebbe comunque raggiunto solamente il 50% degli obiettivi. I numeri deludenti di Dragon Age: The Veilguard ora stanno influendo pesantemente sulle casse di EA e questo mette una seria ipoteca sul futuro dello studio.

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