Elden Ring è diventato un successo planetario quando è uscito nel 2022. Ha fatto avvicinare molti giocatori al genere soulslike ideato da From Software e Hidetaka Miyazaki e lo ha reso accessibile al pubblico di massa.
I videogiochi dello studio giapponese sono da sempre caratterizzati dalla loro estrema difficoltà e il giocatore sa che quando vi si approccia, dovrà utilizzare tutte le sue forze ed il suo ingegno per poter superare le sfide a lui sottoposte. Elden Ring ha replicato questa filosofia ma l’ha adattata ad un open world immenso e liberamente esplorabile.
Se come noi avete nostalgia dell’Interregno, ecco alcuni titoli che potrebbero piacervi se avete amato l’open world firmato From Software
Shadow of the Colossus
Il classico PlayStation 2 sviluppato da Team Ico a prima vista può sembrare un titolo profondamente diverso rispetto ad Elden Ring ma secondo noi ci sono molto similitudini fra i due titoli.
In Shadow of the Colossus impersoniamo Wander, un protagonista silenzioso che a bordo del suo cavallo va a caccia dei sedici colossi per tentare di salvare la sua adorata Mono. L’open world di Shadow of the Colossus, pur essendo meno dettagliato, comunica quel senso di desolazione che avvertamo sempre anche in Elden Ring.
La componente narrativa dei due titoli è avvolta nel mistero e anche raggiungendo i titoli di coda, non riusciamo a capire in maniera dettagliata come e perchè il mondo di gioco è stato ridotto nella situazione in cui l’abbiamo trovato.
Dal punto di vista del design, Shadow of the Colossus e Elden Ring si differenziano moltissimo ma è l’atmosfera che pervade i due mondi di gioco a farci tracciare questa similitudine.
Dragon’s Dogma 2
Nessuno si aspettava un sequel all’originale Dragon’s Dogma, che pur essendo considerato un cult, non è stato certo campione d’incassi. L’annuncio dell’uscita di Dragon’s Dogma 2 è stato accolto con grande sorpresa e curiosità ma la gestione del lancio da parte di Capcom lo ha condannato all’irrilevanza.
L’inclusione di microtransazioni ma soprattutto l’impossibilità di iniziare una nuova partita hanno giustamente allontanato la maggior parte dei giocatori e il potenziale del titolo è stato punito dalle controversie. Dragon’s Dogma 2 è stato sottovalutato ma se analizzato in maniera oggettiva, si scopre un ottimo videogioco che trae palesemente ispirazione da Elden Ring.
Il mondo di gioco è molto realistico e interattivo. È molto più vivace rispetto a quello di Elden Ring ed è pieno di città e borghi brulicanti di personaggi con i quali interagire, commercianti con cui trattare e trame da scoprire.
La somiglianza con ill titolo From Software si riscontra nell’open world. Il mondo di Dragon’s Dogma 2 è pericoloso e caotico. Con la nostra squadra di pawns dovremo affrontare bestie minacciose e imprevedibili. Anche i pericolosi nemici sono liberi di muoversi nel mondo di Dragon’s Dogma e questo da vita a battaglie spettacolari che abbiamp la possibilità approcciare sempre in maniera diversa.
Elden Ring ci affascina con un open world desolato e pericoloso perchè abbandonato a se stesso mentre in Dragon’s Dogma il pericolo deriva dall’estrema vitalità del suo mondo di gioco.
Se di Elden Ring amate lo stile di combattimento e lo spettacolo che offre, in Dragon’s Dogma 2 vi sentirete a casa vostra.
Star Wars Jedi
Adattare una grande saga cinematografica al mezzo videoludico e viceversa non è mai facile e negli anni abbiamo avuto numerosi esempi di questa lezione. Star Wars è ancora un IP enorme e l’ultimo studio ad onorarlo con un ottimo videogioco è stato Respawn con Jedi: Fallen Order e Jedi: Survivor. Le avventure di Cal Kestis hanno catturato il pubblico, che ora attende trepidante la conlusione della trilogia.
Per creare un videogioco ispirato a Star Wars ci sono molte regole e paletti da rispettare, riguardanti il mondo di gioco e la storia, per fare in modo che il nuovo prodotto non contraddica eventi già prestabiliti. Resapwn rispetta perfettamente questa regola ambientando i suoi titolo pochi anni dopo La Vendetta dei Sith.
Ma cos’hanno in comune un gioco ispirato a Star Wars e Elden Ring? Una risposta breve sarebbe il combattimento. Cal è uno Jedi e utilizza soltanto la sua spada laser, non esistono armi da fuoco o blaster nel primo capitolo. Questo ha dato l’opportunità a Respawn di costruire un sitema di combattimento basato sulle coreografie del protagonista e delle sue abilità con la spada laser.
Il combat system della saga Star Wars Jedi si può considerarsi un soulslite perchè pur non essendo lontanamente difficile quanto un titolo From Software, ne riprenda alcune filosofie di design. Il sistema di checkpoint dove spendere i nostri punti esperienza che, se veniamo uccisi, restano nelle mani del nemico è preso direttamente dal modello Dark Souls.
Se vi piace Star Wars e il combattimento di Elden Ring qui li troverete fusi insieme.
Ashen
L’indie sviluppato da A44 è uscito nel 2018 e ha rappresentato il debutto dello studio, che poi ha prodotto anche Flintlock: The Siege of Dawn. Ashen è fortemente ispirato al design dei Souls e questo si evince da tantissimi elementi nel corso del gioco.
Uno sguardo alla UI ci fa subito capire che gli sviluppatori di A44 sono fan dei titoli From Software e anche il sistema di combattimento, composto di moveset semplici e intuitivi come il classico attacco leggero e attacco caricato, sono presi direttamente dai Souls. I nemici di Ashen non ci sottoporranno allo stesso livello di sfida di quelli di Elden Ring ma ci regalano un’esperienza più facilmente accessibile.
Lo stile artistico in cel shading si sposa perfettamente al genere di gioco e al mondo costruito da A44, che offre anche la possibilità di giocare insieme ad un amico o ad un compagno controllato da una IA. La verticalità è un elemento centrale del design e le interazioni con il proprio compagno sono fondamentali per raggiungere aree nascoste.
Non aspettatevi l’enormità di Elden Ring ma l’open world di Ashen potrebbe sorprendervi se avete nostalgia dell’Interregno.
Monster Hunter World
Non tutti hanno amato la svolta open world di From Software, che con Elden RIng ha rivoluzionato il suo stile. I mondi di gioco dei titoli precedenti erano compatti e collegati fra loro mentre Elden Ring ci mette a disposizione distese vastissime di terre da esplorare. Molti fan di lunga data hanno lamentato di aver perso una delle caratteristiche principale del design firmato da Miyazaki.
Se di Elden Ring amate le boss-fight e lo spettacolo, l’ultimo capitolo della saga Capcom vi soddisferà sicuramente. Le bestie presenti in Monster Hunter World sono enormi e difficili da affrontare. Bisognerà imparare bene le loro mosse per avere successo.
Monster Hunter Wolrd inoltre possiede un arsenale di armi molto ampio che ci permette di affrontare i suoi mostri seguendo il nostro stile di gioco preferito. Possiamo anche collaborare con altri giocatori, tramite una funzione coop che è ormai diventata un pilastro della saga, proprio come è stato per Elden Ring e i suoi predecessori.
I boss sono da sempre una delle attrattive principale dei Souls e se preferite sfidare mostri senza perdere tempo ad esplorare, Monster Hunter World è quello che fa per voi.
Quali altri titoli starebbero bene in questa lista?
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