La storia di Fallout è tormentata quasi quanto il suo mondo postapocalittico. La saga nata dalle menti di Interplay nel 1997 ha mosso i suoi primi passi come RPG isometrico ambientato in una versione distopica della costa occidentale degli Stati Uniti, per poi passare a Bethesda, che ne ha rivoluzionato il design e il gameplay trasponendo la visione degli sviluppatori originali sulle console moderne. Non ci sono parole per descrivere la sensazione di meraviglia provata una volta usciti dal Vault 101 in Fallout 3 e vedere stagliarsi davanti a noi le immense rovine di Washington D.C.

Fallout è divenuto negli anni uno dei nomi più riconosciuti nel mondo dei videogiochi, grazie a Bethesda che ha permesso alla saga di affermarsi fra il pubblico mainstream. Fallout 4, l’ultimo titolo della saga, risale ormai a dieci anni fa e conoscendo i ritmi di Bethesda sappiamo che dovremo attenderne almeno altri dieci prima di poter mettere le mani su Fallout 5.

Se come noi adorate il mondo postapocalittico di Fallout e tutti i suoi iconici elementi, apprezzerete sicuramente queste cinque proposte, che si ispirano nettamente alla saga e che potranno tenervi impegnati fino al momento in cui il nostro Todd Howard deciderà di apparire sul palco per concederci qualche retroscena sul prossipo capitolo della serie.

The Outer Worlds

Per convincervi della validità di questo primo nome sulla nostra lista bastarebbero soltanto tre parole: Fallout: New Vegas. Gli sviluppatori di quello che, secondo il parere di molti, è il miglior gioco della serie ha creato un nuovo IP che prende in prestito numerosi elementi da Fallout e gli rimescola in una salsa fantascientifica dando vita a The Outer Worlds.

The Outer Worlds ci mostra un futuro distopico in cui l’umanità ha abbandonato la Terra e ha colonizzato la galassia di Halcyon, dominata da megacorporazioni che governano con il pugno di ferro i propri cittadini, ridotti a poco più che schiavi. Noi ci siamo appena risvegliati dal sonno criogenico che ci ha avvolto durante il lungo viaggio dalla Terra ad Halcyon e dovremo tentare di soverchiare il potere del Consiglio, sotto la guida dello scienziato ribelle Phineas Welles.

È con queste premesse che si apre un action-RPG che presenta tutte le caratteristiche tipiche del design di Obsidian. La liberà del giocatore di compiere qualsiasi decisione e adottare qualunque approccio è la priorità per il team, che si assicura di non restringere mai la creatività del protagonista e della sua squadra. Possiamo vestire i panni dell’eroe o seminare il panico interpretando un pazzo psicopatico mosso da un’irrefrenabile furia omicida e saremo sempre certi che Obsidian ce lo lascerà fare.

Il gioco riesce ad abbinare un’evidente critica del capitalismo comunicata con un tono leggero e umoristico ad un gameplay piuttosto reattivo nelle sezioni di combattimento e approfondito per quanto riguarda la narrativa e il design delle varie quest primarie e secondarie.

The Outer Worlds beneficia dell’esperienza dei padri fondatori di Fallout, Tim Cain e Leonard Boyarsky ma resta un progetto piuttosto contenuto in termini di budget. Ci auguriamo che il sequel in arrivo quest anno possa esprimere tutto il potenziale che questa saga nasconde.

Metro Exodus

Passiamo ad un altro mostro sacro del genere postapocalittico con Metro, la serie ispirata al terrificante universo raccontato dal romanzo dell’autore russo Dmitry Glukhovsky.

Metro Exodus è l’ultimo capitolo della saga, che per la prima volta vede i protagonisti uscire dai tunnel sotterranei di una Mosca sopravvissuta all’olocausto nucleare per esplorare il mondo esterno. Il protagonista Artyom si troverà insieme al suo gruppo a bordo dell’Aurora, la locomotiva che li porterà a scoprire la verità sulla guerra che ha massacrato l’ex Federazione Russa.

Metro Exodus si gioca molto sull’agghiacciante atmosfera da survival horror che ci fa sempre sentire ad un passo dal pericolo. Il mondo desolato di Metro infatti è popolato da numerose minacce che prendono forma di mostri trasfigurati dall’ambiente radioattivo e da altri gruppi spietati di sopravvissuti, spinti al limite dal tragico stato del mondo di gioco e che non si faranno scrupoli a darci la caccia con ogni mezzo possibile.

Metro Exodus non è un RPG e la narrativa, seppur assolutamente valida, è predeterminata. L’attrattiva di questo titolo per i fan di Fallout sta nell’atmosfera postapocalittica, che Metro rende in maniera molto più realistica e crudele rispetto al franchise targato Bethesda. Se siete pronti ad un’esperienza un po’ più matura, che non ha paura di mostrarvi gli orrori dell’apocalisse nucleare, Metro Exodus è quello che fa per voi.

Encased

Encased è probabilmente il titolo meno noto di questa lista ma possiamo assicurarvi che non sfigura a fianco ai giganti del genere postapocalittico. Si tratta di un videogioco finanziato tramite una campagna Kickstarter che ha segnato il debutto di Dark Crystal Games, il quale ha creato la sua originale versione di un mondo postapocalittico ispirata al romanzo ‘Roadside Picnic’.

Si tratta di un RPG isometrico che include tutti gli elementi fondamentali per questo titpo di videogiochi. Abbiamo la possibilità di creare il nostro protagonista scegliendone le abilità, la classe e le origini, per poi raccogliere durante il viaggio altri personaggi che andranno a costruire una squadra da bilanciare strategicamente.

Le premesse di Encased sono però l’elemento più interessante. L’umanità ha scoperto un luogo misterioso rinominato ‘The Dome’, una sorta di cupola che contiene materiali preziosi utili al progresso del mondo esterno. Tuttavia si scopre ben presto che ‘The Dome’ permette alle persone di entrare ma, una volta dentro, non è concesso uscire. Le merci però possono viaggiare liberamente e questa scoperta ha portato alla nascita di Cronus, la compagnia che si occupa del trasporto dell’importazione e dell’esportazione di materiali provenienti dalla misteriosa cupola.

Il mercato dei videogiochi a tema postapocalittico sta diventando un po’ inflazionato ma con Encased vi regalerete un’esperienza unica e originale, basata su una premessa ispirata e sostenuta da sistemi di gameplay approfonditi che vi porteranno a perdervi nelle profondità del ‘The Dome’.

Borderlands 3

Questo nome potrà forse far storcere il naso a qualcuno ma la Borderlands 3 e Fallout 4 hanno più elementi in comune di quanto si possa immaginare.

Esplorare le rovine di Boston è un’esperienza unica che ci ha portato via centinaia di ore, alla ricerca di un ventilatore o una chiave inglese che ci permettesse di estrarre quella vite utile a potenziare il nostro equipaggiamento. Qualsiasi rimprovero si possa muovere a Fallout 4, anche il più ostinato dei critici dovrà riconoscere l’immensa varietà di oggetti, armi e armature che il titolo di Bethesda mette a disposizione del giocatore.

È proprio qui che nasce il paragone con Borderlands 3, l’ultimo capitolo della serie del looter-shooter targato Gearbox che propone un gameplay frenetico fatto di sparatorie mozzafiato sullo sfondo del pianeta Pandora.

Fallout 4 ha regalato ai fan un sistema di combattimento moderno e reattivo, condito da una moltitudine variegata di nemici da sconfiggere. Se di Fallout 4 avete amato i combattimenti ad alta tensione e la varietà dell’arsenale a vostra disposizione, con Borderlands 3 vi divertirete sicuramente.

Wasteland 3

Se abbiamo il piacere di avere Fallout lo dobbiamo soprattutto all’esistenza di Wasteland. Il progetto esplorava un’America postapocalittica che avrebbe ispirato molto i primi Fallout isometrici, sia nella narrativa che in termini di design e gameplay.

Wasteland 3 rappresenta la versione moderna di questo classico degli RPG e i fan di Fallout si sentiranno sicuramente a casa nel Colorado massacrato dall’inverno nucleare dov’è ambientato questo titolo.

Impersoniamo una squadra di Ranger, che risponderanno alla chiamata del Patriarca e si sposteranno dall’Arizona al Colorado per aiutarlo a dare la caccia ai suoi figli, che tramano nell’ombra un piano per spodestarlo. Il gameplay ricorda molto quello dei Fallout originali perchè ci pone in controllo di un gruppo di protagonisti che dovremo modellare secondo le nostre esigenze, cercando di trovare una sinergia che li renda performanti dentro e fuori dal combattimento.

Il mondo di gioco di Wasteland 3 mantiene l’umorismo irriverente tipico di Fallout e se l’ultimo capitolo di casa Bethesda vi ha deluso per la mancanza di una componente ruolistica, questo è il titolo che fa per voi.

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