I videogiochi sono fatti per intrattenerci, rilassarci e farci rapire dai fantastici mondi virtuali che questa forma d’intrattenimente riesce costantemente a regalarci. Che si tratti di lasciarci immergere dalla narrativa epica di un gigantesco RPG o distendere i nervi con un bel platform dai colori sgargianti, non c’è nulla di meglio che concludere la giornata in compagnia dei nostri videogiochi preferiti.

A volte però accade l’irreparabile e siamo costretti ad assistere a quell’evento che ci fa completamente perdere la pazienza. A quel punto il divertimento si trasforma in frustrazione e la nostra sessione è irreparabilmente rovinata. Oggi vi presentiamo le 5 più fastidiose mosse che sono in grado di mandare su tutte le furie ogni gamer e che tutti abbiamo subito almeno una volta.

Essere colpiti da un Guscio Blu in Mario Kart

Guscio Blu mosse fastidiose

Partiamo subito forte con una mossa che ha messo alla prova milioni di amicizie e ha minacciato di recidere rapporti decennali: il temutissimo Guscio Blu. Mario Kart sembra un gioco piuttosto innocuo, da giocare in compagnia dei propri amici o addirittura della propria famiglia e sembra che un nuovo capitolo stia per arrivare insieme a Switch 2.

Quando il semaforo diventa verde però, non c’è legame che tenga. Tutti noi sappiamo che trovarsi all’ottava posizione durante la gara è umiliante, perchè ormai le nostre possibilità di vittoria sono irrimediabilmente compromesse. I nostri avversari ormai li vediamo soltanto sulla minimappa e recuperare terreno sembra una missione impossibile.

L’unica speranza è proprio lui, il Guscio Blu. Se abbiamo la fortuna di riceverlo riceveremo subito una scarica di adrenalina e vederlo sfrecciare fino a colpire il primo in classifica regala una soddisfazione impagabile. Se però siamo noi quelli in prima posizione, intenti a condurre la gara grazie ad abilità, pazienza e attenzione, essere disarcionati da una mossa così improvvisa e infida, ci provocherà un moto di rabbia e frustrazione che può capire soltanto chi l’ha subito.

Essere invasi in Dark Souls

La celebre saga di From Software è nota a tutto il mondo per la sua estrema difficoltà. Affrontare una delle opere di Hidetaka Miyazaki è un rito di passaggio, che presuppone elevati livelli di pazienza e controllo. Nonostante la nostra preparazione i momenti frustranti arriveranno, sotto forma di un boss particolarmente ostico da sconfiggere o di un’area che sembra realizzata appositamente per evocare i nostri peggiori incubi.

Persino la gravità può essere la miccia che fa esplodere la rabbia nei nostri stomaci ma non c’è nulla di più irritante che essere invaso da un altro giocatore. Non ci riferiamo naturalmente alle sfide in PvP concordate seguendo la rigorosa etichetta stabilita dalla community, ma a quelle fastidiose occasioni in cui in nostro mondo viene invaso da un altro giocatore che ha l’unico scopo di porre una brusca fine ai nostri progressi.

È capitato a tutti di essere intenti a farsi strada fra i lugubri livelli di Dark Souls per poi sentire i passi felpati dell’invasore, tradito dal caratteristico bagliore rosso. Le vostre anime in quel momento sono in pericolo ma se sarete abbastanza abili potrete beffare l’invasore e rispedirlo nel suo mondo o al limite potete sempre correre e rifugiarvi oltre la coltre che vi separa dal boss della zona.

Essere disturbati mentre si gioca in VR

Questo esempio forse lo capiranno in pochi, perchè nonostante gli sforzi dell’industria, la tecnologia VR non sta trovando il successo sperato. Se però avete avuto modo di testare un visore di realtà virtuale, saprete benissimo quanto l’esperienza di gioco possa essere immersiva e totalizzante.

Il VR propone una maniera tutta nuova di vivere il videogioco, trasportando il giocatore e tutti i suoi sensi all’interno del mondo di gioco. Questa sensazione è ancora più amplificata quando si tratta di titoli horror. Vi possiamo assicurare che giocare a Resident Evil in VR potrà creare traumi indelebili nella vostra psiche e le immagini di questa versione del gioco vi terranno svegli la notte.

Se vivete con i vostri fratelli, i vostri amici o avete una dolce metà con un deviato senso dell’umorismo, potrebbe succedre che i burloni decidano di testare la prontezza dei vostri riflessi, toccando voi o il vostro visore nel bel mezzo della partita. In quel caso non ci sono parentele o relazioni che contano, il rapporto terminerà in quel preciso istante, quando trasalirete dallo spavento e inviterete il malcapitato a fare le valigie e allontanarsi da casa vostra.

Giocare con un avvoltoio del loot

Tutti noi conserviamo bellissimi ricordi delle partite in co-op con i nostri amici. Fin dalla notte dei tempi, quando ci incontravamo sotto un unico tetto a organizzare lan-party che duravano tutta la notte, i videogiochi ci hanno insegnato a socializzare e a condividere la nostra passione.

Ora che le partite in co-op passano per la rete internet, molte cose sono cambiate. Una delle fastidose caratteristiche che hanno retto il passaggio del tempo è l’esistenza dei ladri di loot nel nostro team. Gli sparatutto in questo caso sono l’esempio migliore, perchè spesso ci regalano casse e contenitori pieni di attrezzatura che potrebbe esserci utile durante il match.

Se però ci capita il compagno ossessionato dal loot possiamo dire addio a potenziamenti e munizioni, rassegnandoci a dover contare solamente sulle nostre abilità. Vi auguriamo di non incontrare mai un avvoltoio del loot ma, se avrete la sfortuna di trovarvelo in squadra, scaricategli un caricatore alla schiena da parte nostra.

Il rage-quitter

Concludiamo citando la specie più snervante di giocatori in circolazione: i rage-quitter. Per i non iniziati, il rage-quitter è quel giocatore che, quando la partita si fa dura o capisce che la situazione è compromessa, abbandona il gioco in segno di stizza.

Questa è una vera piaga nel mondo dei multiplayer, a prescidere dal genere, perchè l’abbandono improvviso di un giocatore crea scontri impari e squilibrati, rovinando il divertimento a tutti. Mollare la partita non penalizza soltanto gli avversari, che a volte sono costretti a tornare alla lobby, ma anche e soprattutto i propri compagni, costretti a proseguire in inferiorità numerica.

Il rage-quitting è talmente nocivo che molti titoli hanno implementato penalità per i trasgressori, cercando di scoraggiare questa pratica inaccettabile. Se vi è capitato di rage-quittare una partita, non vogliamo farvi sentire attaccati o esclusi, purtorppo capita a tutti. La rabbia è un sentimento difficile da controllare ma quando vi sentite sopraffatti , cercate di considerare anche i vostri compagni di squadra, che vogliono soltanto divertirsi senza subire le conseguenze dei vostri scatti d’ira.

Secondo voi quali sono i comportamenti più fastidiosi nei videogiochi?

Unisciti a noi e segui l’Alpaca su Instagram, Facebook e X.