L’industria videoludica sta attraversando un momento critico in questi ultimi anni. I videogiochi sono sempre più costosi da produrre e la miopia di alcune delle grandi software house ha condotto alla rovina molti piccoli studi, rimasti schiacciati dalla cieca ricerca del profitto.

Uno degli ultimi a soffrire questo triste destino è stato Tequila Works, autore di alcuni piccoli titoli fra cui RiMe, il videogioco di cui vogliamo parlarvi oggi.

Il concepimento di RiMe è stato a dir poco travagliato perchè lo studio spagnolo aveva sottoposto il progetto sia a Microsoft che a Sony, senza ottenere grossi appoggi dai due colossi. Nel 2017 quindi il gioco viene lanciato sul mercato, trovando un discreto successo.

Naufragato su un’isola misteriosa

Il gioco inizia con il nostro personaggio naufragato da solo su una spiaggia e non ci viene offerto nessun tipo di contesto. Ci caliamo perfettamente nei panni del ragazzo protagonista ignari, così come lui, perchè o in che modo siamo finiti su quest’isola.

Siamo liberi di esplorare l’isola e di svelarne i misteri ma è importante che non si confonda RiMe con un titolo open-world. L’avventura è piuttosto lineare sebbere le varie aree ci diano la libertà di esplorarne gli angoli più remoti alla ricerca dei numerosi oggetti collezionabili sparsi per tutto il mondo di gioco.

Lo stile artistico è senza dubbio un punto di forza del gioco, che riesce a realizzare l’illusione di un isola incontaminata. Le rovine che troveremo durante l’esplorazioni sono ben distinte dal resto del panorama e ci incoraggiano a scoprire di più sul misterioso passato dell’isola. L’unica pecca sono le animazioni, che risultano un po’ troppo macchinose e rudimentali, rischiando di rovinare l’esperienza mozzafiato di scoprire un altro angolo inesplorato del mondo di gioco.

Un puzzle per ricomporre la storia

La narrativa è molto vaga per la maggior parte dell’avventura e questo avviene per design. Gli sviluppatori vogliono disorientare il giocatore con un mondo di gioco sconosciuto e incoraggiarlo ad esplorare per proseguire e svelare più dettagli della storia.

La progressione è gestita quasi esclusivamente con la risoluzione dei puzzle, che sono l’elemento principale dell’intera avventura. Sono enigmi ambientali con cui il nostro personaggio deve fisicamente interagire e questo mette ancora più in risalto i limiti delle animazioni. Si tratta di rompicapo piuttosto semplici, caratteristica che chi è interessato solo alla storia apprezzerà e alcuni invece troveranno frustrante.

La risoluzione dei puzzle ci permette di proseguire nell’avventura e, se riuscite a superare le prime fasi, verrete premiati con un finale da brivido. RiME non aveva bisogno di durare intorno alle sei ore perchè spesso si ha l’impressione che gli sviluppatori vogliano allungare volutamente la durata del gioco con sezioni superflue. Questo non toglie però che il comparto narrativo resta di assoluto valore e vale la pena arrivare ai titoli di coda.

Tanti limiti e tante idee

Bisogna ammettere che RiMe in alcuni punti fatica tantissimo, che sia dal lato delle animazioni, nell’ottimizzazione grafica o nella mancanza di una vera sfida da presentare al giocatore. Alcune idee però vengono realizzate in maniera ottima da Tequila Works, che crea un mondo credibile e piacevole da esplorare, che intervalla il senso di meraviglia a quello di solitudine.

Va complimentata anche la colonna sonora, un elemento che eleva tutta l’avventura di RiMe e arricchisce in maniera non invadente la nostra esplorazione, i nostri successi e i nostri fallimenti. È forse una delle caratteristiche migliori dell’intero titolo ed è una prova di come le colonne sonore siano fondamentali per la riuscita di un buon titolo.

RiMe è un videogioco imperfetto, che purtroppo si perde in errori di design grossolani. Nonostante questi ovvi difetti però, ci offre un’esperienza memorabile e prova a farci riflettere sul nostro modo di intendere la vita. Lo stile di gioco può non essere per tutti ma se siete rimasti anche minimamente incuriositi da quello che avete letto, RiMe potrebbe regalarvi un pomeriggio davvero emozionante.

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RECENSIONE
  • VOTO
3

Un solitario mondo incompiuto

RiMe ha mille difetti ma emerge la passione e la creatività che gli sviluppatori hanno infuso nel mondo di gioco. Colori pastello e una storia tragica sono ingredienti comuni per un indie di successo ma la conclusione di questa storia farà scendere una lacrima anche al più insensibile fra voi.