Vi ricordate i videogiochi che avevamo quando eravamo bambini? I primi che ci hanno stregato e ci hanno fatto avvicinare a questa forma d’intrattenimento? Ognuno di noi ne ha alcuni che porterà sempre nel cuore ma tutti ricordiamo quei momenti con grande affetto.

Sea of Stars vuole in qualche modo rievocare quelle sensazioni e lo fa creando un mondo in pixel-art che ci riporta allo stile dei JRPG anni ’90. Sin dal menù principale si capisce bene quali sono i titoli che gli sviluppatori di Sabotage Studio hanno preso ad esempio per creare Sea of Stars, che è a tutti gli effetti un omaggio sincero ai giganti del passato come Chrono Trigger o Super Mario RPG.

Zele e Valere, i Guerrieri del Sostizio

Prendiamo il controllo di Zele e Valere, che stanno portando a termine il loro addestramento per diventare Solstice Warriors. Dopo un breve tutorial, i due acquisiranno i poteri legati al Sole e alla Luna che influenzeranno le loro abilità e il loro gameplay per tutta la durata del gioco.

Dovranno dare la caccia al Fleshmancer, un’oscura entità che ha disseminato i suoi mostri in giro per il mondo, gettandolo nel caos. È un espediente narrativo semplice e tipico di questo genere di storie ma basta a farci immedesimare nel viaggio di Zele e Valere, che ci riserverà più di un colpo di scena.

La storia fatica a prendere quota inizialmente ma, se riuscirete a superare il tutorial, vi aspetta un’avventura che toccherà le corde della nostalgia e vi farà tornare bambini.

L’elemento fondamentale su cui poggia Sea of Stars è senza dubbio il mondo di gioco, che con il passare delle ore ci presenta aree e biomi sempre diversi resi con quello stile pixel-art che caratterizza questo titolo. Le sezioni di esplorazione funzionano perfettamente perchè siamo sempre stimolati da ambientazioni diverse che nascondono segreti da trovare e nemici da sconfiggere.

L’apice del level design viene raggiunto nei dungeon, che utilizzano la pixel-art e la dimensione 2.5D per metterci alla prova con enigmi ambientali e puzzle molto ingegnosi.

Combattimento a ritmo

Sea of Stars riprende lo schema del combattimento a turni che ha caratterizzato storicamente questo genere di videogiochi ma ci aggiungerà una piccola variante che incoraggia il giocatore a partecipare attivamente.

Ogni volta che la squadra incontrerà un gruppo di nemici, spesso composto da tre o quattro creature, avremo l’opportunità di colpirlo una volta di sorpresa prima di entrare in modalità combattimento. Questa fase, come detto, viene gestita a turni e oltre a poter semplicemente attaccare, avremo la possibilità di utilizzare attacchi speciali che possono sferrare un danno potenziato se eseguiti con la giusta tempistica.

Le boss-fight sono davvero spettaacolari e riconfermano quanto la pixel-art sia stata una scelta azzeccata per questo titolo. Nel corso delle battaglie entra in gioco una meccanica molto interessante che richiede al giocatore di concatenare una serie di attacchi di diversi elementi nello spazio di un numero determinato di turni per poter infliggere un danno potenziato al nemico.

Riuscire ad eseguire questa mossa ci regala un’immensa soddisfazione e ci tiene sulle spine anche nel corso di sfide che sembrano volgere in nostro sfavore e difficili da recuperare.

Il sistema di combattimento però non è perfetto. Spesso ci troviamo a dover esplorare nuovamente aree che abbiamo già percorso, per trovare un oggetto o scovare una cassa che non abbiamo aperto e in questi casi dobbiamo combattere nuovamente tutti i nemici presenti nella zona.

Non c’è modo di automatizzare il combattimento e questo rallenta molto il ritmo dell’esplorazione. Ci rendiamo conto che possa essere stata una scelta consapevole ma purtroppo non l’abbiamo apprezzata.

Sea of Stars è una meravigliosa avventura che, nel corso delle sue circa trenta ore, ci trasporta in un mondo fantastico ed estremamente ben realizzato. La pixel-art garantisce quell’elemento nostalgico che si adatta perfettamente a questo indie che dovreste assolutamente provare.

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RECENSIONE
  • VOTO
4.5

Pixel-art e nostalgia

Sabotage Studio ci regala una capsula per tornare indietro nel tempo a quando il nostro videogioco preferito si impossessava della nostra vita e lo giocavamo sotto le coperte di nascosto prima di andare a dormire. Sea of Stars ci porta in un mondo fantastico realizzato splendidamente con l’uso della pixel-art e ci fa accompagnare Zele e Valere nel loro viaggio di crescita alla scoperta del mondo e di se stessi. Se avete amato i JRPG del passato, questo non potete assolutamente perdervelo.