Star Wars è senza ombra di dubbio una delle saghe più importanti e più influenti nella cultura di massa. Il primo film del 1977 ha segnato uno spartiacque nel mondo dell’intrattenimento, ridefinendo il concetto di fantascienza con una trilogia che rimarrà nella storia, non soltanto del cinema, ma della cultura intesa nel senso più ampio del termine.

I videgiochi stavano muovendo i loro primissimi passi a cavallo fra gli anni ’70 e ’80 ma nessun esponente del mondo del cinema prendeva seriamente in considerazione questa nuova forma di intrattenimento emergente. Tuttavia il genio di George Lucas si distingueva dalla massa e aveva sempre difeso le grandi potenzialità dell mezzo videoludico, anticipando ancora una volta i tempi e diventando un pioniere di quello che, nel giro di qualche decennio, sarebbe diventato il medium più remunerativo e popolare del mondo.

Lucas Arts e il potere dei videogiochi

Negli anni ’80 George Lucas si era buttato nel mondo del gaming, affidanto la licenza di creare videogiochi a tema Star Wars ai grandi attori dell’industria videoludica dell’epoca. Nel 1990 Lucasfilm Games si è trasformata in Lucas Arts e la missione dello studio sarebbe stata quella di espandere l’universo di Star Wars e regalare un respiro ancora più ampio alla saga utilizzando il mezzo videoludico.

La nuova organizzazione dello studio ha avuto da subito un impatto immenso sul mondo dei videogiochi. Lucas Arts infatti, forte di poter fare affidamento su un IP del calibro di Star Wars e su una fonte virtualmente inesauribile di materiale, ha sviluppato alcuni dei titoli più apprezzati dell’epoca, guadagno una reputazione prestigiosa nell’industria videoludica. Chi è cresciuto fra gli anni ’90 e il 200 ricorderà senza dubbio la saga Jedi Knight, uno dei migliori esempi di sparatutto in terza persona dell’epoca.

Con il nuovo millennio però, Lucas Arts si era trasformata e aveva adottato un approccio sbilanciato verso il ruolo di publisher. Nonostante in questo periodo siano stati rilasciati alcuni dei più grandi capolavori targati Star Wars, come Knight of the Old Republic e Battlefront, lo studio non aveva più un ruolo attivo nel processo di sviluppo.

Lucas Arts ha attraversato un periodo turbolento caratterizzato da frequenti cambi di leadership che hanno comportato una perdità d’identità e soprattutto di rilevanza all’interno dell’industria. Lo studio però stava pianificando il suo ritorno in scena grazie ad un progetto chiamato Star Wars 1313.

Star Wars 1313

Lucas Arts aveva in programma un videogioco che avrebbe scosso le fondamenta dell’industria videoludica, mostrando al pubblico un lato molto più oscuro della galassia. Si sarebbe concentrato sul sottobosco criminale del pianeta di Coruscant, una location importantissima nell’epica di George Lucas ma che i film avevano mostrato soltanto in alcune limitate occasioni. L’enorme potenziale inespresso di Coruscant sarebbe stato lo sfondo di un racconto che avrebbe esplorato le contraddizioni del suo fertile ambiente criminale e il gioco sarebbe stato chiamato come il livello 1313 della metropoli sotterranea.

Le premesse per il ritorno di Lucas Arts erano state gettate e sembravano molto promettenti, tuttavia bisognava ancora ricevere l’approvazione dai piani alti. George Lucas era noto per voler essere sempre coinvolto nelle decisioni creative ed era comprensibilmente molto protettivo nei confronti del franchise. Il compito di compiacere la leadership era arduo, considerato il fatto che George Lucas era un’ottimo regista e sceneggiatore ma non aveva alcuna esperienza che riguardasse il processo di sviluppo di videogiochi.

Questa intromissione ha sottoposto l’idea iniziale a numerose modifiche. Star Wars 1313 è passato da essere un videogioco ispirato al gameplay di Gears of War ad una sorta di clone di GTA, per poi diventare un’esperienza più cinematica incentrata su un unico protagonista. George Lucas era rimasto impressionato da Uncharted e ha preso il titolo di Naughty Dog come modello da seguire.

George Lucas però credeva nel progetto e voleva utilizzare tutta la potenza tecnologica a disposizione del cinema a servizio della qualità del titolo. Un esempio su tutti è la motion capture, che in quegli anni si stava affermando come tecnologia all’avanguardia nel mondo dei videogiochi e che Lucas Arts avrebbe usato per la realizzazione di Star Wars 1313.

L’E3 del 2012 era vicino e Lucas Arts di preparava ad annunciare Star Wars 1313 al pubblico. Dietro le quinte tutti gli addetti ai lavori sembravano sbalorditi e si parlava di 1313 come possibile titolo di lancio per PlayStation 4 e Xbox One, che ancora dovevano essere rivelate al pubblico.

A due mesi dall’E3 però George Lucas ha cambiato idea e ha sorpreso gli sviluppatori di Lucas Arts con una notizia a dir poco inaspettata. Il protagonista non sarebbe stato più la new entry del franchise ideata dallo studio ma il gioco si sarebbe concentrato sulla figura di Boba Fett. Star Wars 1313 era ormai nel pieno del processo di sviluppo e Lucas Arts è stata quindi costretta a rivedere tutto il materiale e a cancellare dal gioco il loro protagonista, che aveva già un volto e un attore pronto ad interpretarlo.

Nonostante il processo di sviluppo tormentato, il trailer di Star Wars 1313 aveva fatto esplodera la platea dell’E3 e il nuovo titolo di Lucas Arts era diventato il videogioco del momento. Lo storico studio era riuscito ad entusiasmare ancora una volta il pubblico, che attendeva con grande eccitazione il suo grande ritorno.

Disney e la fine di Lucas Arts

Dopo l’estate del 2012 hanno iniziato a circolare alcune notizie preoccupanti su Lucas Arts, il cui Presidente aveva deciso di dimettersi. Una scelta che ha destato molte perplessità, considerato che lo studio stava lavorando sul videogioco più atteso del momento e che era stato protagonista dell’E3 solo pochi mesi prima.

In ottobre tutte le domande hanno ricevuto una risposta quando George Lucas ha deciso di vendere Star Wars a Disney. Si è trattato di un momento epocale per la storia del cinema e dell’intrattenimento, che ha seganto la fine dell’epoca d’oro di Star Wars e ha aperto la strada ad una gestione piuttosto controversa del franchise da parte di Disney.

Il passaggio di proprietà ha causato un profondo riallineamento delle priorità per tutto ciò che riguardava Star Wars e questo naturalmente avrebbe riguardato anche Lucas Arts. Molti sviluppatori temevano la nuova gestione ed erano preoccupati che Disney non fosse in grado di capire il valore dello studio.

Queste paure si sono tradotte in realtà quando nell’aprile del 2013 Disney ha chiuso Lucas Arts. Il colosso statunitense era totalmente disinteressato allo sviluppo di videogiochi e ha preferito affidare la licenza ad EA. Togliere Star Wars dalle mani di uno studio nato grazie a George Lucas, che aveva a cuore l’integrità e il rispetto della saga di fantascienza più amata di sempre, per affidarlo ad EA, una compagnia la cui unica costante è sempre stata la ricerca del profitto, ha anticipato a tutto il mondo quali sarebbero state le priorità di Disney.

Star Wars 1313 è entrato tristemente a far parte del club di quei progetti promettenti che non sono mai riusciti ad essere realizzati. Si tratta di un videogioco che aveva tutte le carte in regola per essere un successo ma che purtroppo è stato vittima, come spesso accade, di decisioni miopi piovute dall’alto.

Non ci sarà mai la meritata gloria per gli sviluppatori che hanno messo il cuore nella realizzazione di Star Wars 1313 ma vogliamo comunque fare la nostra parte e rendere omaggio ad un titolo che tutti noi avremmo meritato di giocare.

Avete mai sentito parlare di Star Wars 1313?

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