Nell’ultimo periodo i giocatori stanno ricevendo una quantità immensa di remake e remastered. Soltanto nel 2025 PlayStation ha rilasciato Day’s Gone Remastered, mentre Xbox ci ha regalato Oblivion Remasterd a sorpresa e nel frattempo ci attendono altri titoli remake attesissimi come Metal Gear Solid Delta.

Non tutti apprezzano questa nuova era dei remake ma che ci piaccia o no, è una tendenza radicata nell’industria e sembra che stia riscuotendo molto successo. Visto che non possiamo sottrarci al moltiplicarsi di remake e ramestered, oggi vorremmo elencarvi quelli che secondo noi varrebbero la pena di essere sviluppati per portare sotto gli occhi di un nuovo pubblico alcuni dei grandi capolavori del passato.

Siamo certi che nonostante l’età ormai avanzata di alcuni di questi videogiochi, la platea di videogiocatori che negli anni si è visibilmente allargata, potrebbe apprezzarli e far vivere loro una seconda giovinezza.

Bloodborne – 2015

Non esiste un gioco che potrebbe aprire meglio questa lista, se non il capolavoro di From Software che ancora in molti considerano il miglior soulslike mai realizzato. Le voci su un possibile remake o remastered di Bloodborne si rincorrono da diversi anni, ma nulla di ufficiale è stato mai scoperto dagli insider o svelato dai canali ufficiali.

Più che una possibilità concreta si tratta di una speranza condivisa da milioni di fan, che si augurano di vedere prima o poi il proprio titolo preferito adattato allo splendore degli standard grafici moderni. Il caso Bloodborne è molto delicato, perchè i diritti del titolo sono detenuti da PlayStation e forse il termine ‘detenuti’ è il più corretto per definire il limbo in cui si trova l’opera di Hidetaka Miyazaki. Bloodborne resta tuttora un’esclusiva PlayStation 4 e la leadership di Sony si è sempre rifiutata di prendere in considerazione un remake, negando persino l’ipotesi di una port per PC che ha invece garantito a tantissime delle sue esclusive.

Ormai è diventato quasi un anatema per i fan, che vedono susseguirsi annunci di remake non richiesti, come quello di Horizon Zero Dawn, Until Dawn e l’ennesima edizione di The Last of Us mentre il loro pupillo viene ignorato sistematicamente. La flebile fiammella di speranza però non si è mai spenta e siamo sicuri che ad ogni State of Play ci sarà qualcuno che, nel profondo, spererà di vedere annunciato finalmente Bloodborne remake.

Uncharted 1 – 2007

In tempi non sospetti, quando The Last of Us non era nemmeno un’idea nelle menti di Naughty Dog e lo studio californiano era guidato da Amy Hennig, PlayStation mostrava al pubblico l’inizio di una saga che avrebbe fatto la storia: Uncharted.

Il primo Uncharted è uscito in una delle annate più prolifiche della storia videoludica, dominata da primi capitoli di saghe poi divenute storiche come Mass Effect, Assassin’s Creed e Bioshock, ma Naughty Dog è riuscita a ritagliarsi uno spazio di rilievo con la sua nuova mascotte Nathan Drake, entrato subito nei cuori dei fan.

La prima avventura di Drake è forse quella che ha retto meno il passaggio degli anni a livello tecnico. L’impalcatura narrativa dell’opera è ancora validissima ma a livello di gameplay i controlli possono risultare legnosi e i comandi molto ottusi per gli standard moderni, per cui è difficile consigliarlo a chi non può coprire con la nostalgia gli evidenti difetti.

Un remake o una remastered del primo Uncharted secondo noi potrebbe riaccendere una fiamma ormai spenta in casa Naughty Dog, votata da oltre un decennio a The Last of Us, e scoprirebbe che esiste ancora un pubblico per una storia più leggera e scanzonata come quella di Nathan Drake.

Questo potrebbe anche aprire ad un ritorno della saga e ad un ipotetico quinto capitolo, speranza che ancora custodiamo nonostante lo studio abbia fatto capire chiaramente di non avere più interesse per il cacciatore di tesori.

Half Life – 1998

Avremmo potuto dire istintivamente che Half Life non ha bisogno di presentazione, ma la realtà è che non è così. Il rivoluzionario sparatutto di Valve, che ha trasformato per sempre la concezione di FPS è una pietra miliare del mondo del gaming e se siete appassionati ne avrete sicuramente sentito parlare. Il primo Half Life però risale al 1998 e una grandissima maggioranza di videogiocatori non erano ancora nati quando Gabe Newell rilasciò il suo primo videogioco.

Stiamo parlando di un’epoca che precede Steam, durante la quale Valve si stava facendo un nome come studio di sviluppo e non certo come presenza dominante del PC gaming. L’avventura di Gordon Freeman ha dimostrato come il genere sparatutto poteva superare i limiti restrittivi dell’arcade e raccontare una storia avvincente, supportata da un level design impressionante per le tecnologie dell’epoca.

Giocare a Half Life nel 2025 però può essere un po’ intimidatorio per chi ha iniziato la sua carriera di videogiocatore con esperienze cinematiche e immensi open world interattivi. Un remake di Half Life a nostro parere potrebbe far riscoprire ad intere generazioni un pezzo di storia del videogioco, che andrebbe apprezzato e studiato da chiunque sia appassionato al medium.

Al di là del valore culturale e di preservazione di un ipotetico remake, Half Life resta a nostro parere un titolo estremamente divertente e vestire i panni di Gordon Freeman è un’esperienza che trascende i limiti d’età.

Dino Crisis – 1999

Qui andiamo a toccare un tasto estremamente dolente per molti dei nostri lettori. La saga di Capcom è una delle preferite della nostra infanzia e i dinosauri sono gli animali che più ci stanno a cuore, dietro agli alpaca naturalmente.

L’ avventura di Regina nata dal genio di Shinji Mikami resta ancor oggi una delle più sottovalutate del parco titoli di casa Capcom, schiacciata fra i vari Monster Hunter e Resident Evil. Il classico del 1999 però prende molta ispirazione dal suo fratello maggiore in salsa horror e se persino Dragon’s Dogma è riuscito ad avere un sequel dopo tutto questo tempo, a nostro parere lo merita anche Dino Crisis.

Fortunatamente sono molti gli indie che hanno deciso di raccogliere il testimone lasciato da Shinji Mikami e creare nuovi progetti ispirati proprio al gigante che uscì sulla prima PlayStation, uno su tutti Time Breaking: Dino Breach, un riadattamento tutto italiano che applica molti degli stilemi resi popolari proprio da Dino Crisis.

Restiamo dell’idea che anche in versione originale, Dino Crisis resta uno dei migliori esempi di survival horror mai realizzati ma non possiamo che chiederci come potrebbe essere in versione remastered o remake. Lo stile di design adottato da Shinji Mikami sta vivendo un chiaro rinascimento e un remake della sua creatura potrebbe riscuotere un enorme successo.

The Legend of Zelda: Ocarina of Time – 1998

Un ultimo titolo che secondo noi meriterebbe un remake è The Legend of Zelda: Ocarina of Time. Lo sappiamo, non è nello stile di Nintendo rimaneggiare le opere del passato ma Ocarina of Time è uno dei titoli più influenti di sempre. È il videogioco che ha portato la saga nell’era del 3D e per quanto il suo valore non si discuta nella sua forma attuale è innegabile che l’aspetto grafico abbia risentito del passare degli anni.

L’avventura più memorabile di Link risale ai tempi del Nintendo 64 e all’epoca è stato giustamente considerato un titolo rivoluzionario. Si poteva già intravedere il seme che avrebbe fatto germogliare il genere open world e cavalcare in groppa a Epona fra le praterie sconfinate di Hyrule è stata una sensazione che chiunque sia cresciuto in quegli anni non potrà mai dimenticare.

Ocarina of Time è stato il legame fra la tradizione della saga, composta di dungeon, puzzle e narrative avvincenti, alla modernità sperimentale poi fiorita con Breath of the Wild. Anche il sistema di combattimento è stato rivoluzionario, perchè ha introdotto per la prima volta il sistema di lock-on, da allora diventato normale amministrazione in qualsiasi titolo action.

The Legend of Zelda: Ocarina of Time è troppo importante per restare ancorato ai tempi del Nintendo 64 o alla più recente port per 3DS e se Nintendo decidesse di rimaneggiarlo siamo sicuri che anche le nuove generazioni potrebbero apprezzarlo tanto quanto abbiamo fatto noi nel 1998.

Voi quali remake vorreste giocare?

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