Nel corso della nostra lunga carriera di videogiocatori abbiamo affrontato ceninaia di boss e villain indimenticabili. Incarnazioni del male assoluto che hanno motivato i protagonisti a compiere il loro destino e a superare ostacoli apparentemente insormontabili. Che si tratti di un boss particolarmente ostico creato da FromSoftware o un nemico giurato come Sephiroth, tutti i giocatori hanno trovato la propria nemesi.
Oggi però vogliamo focalizzarci sui villain impressi nella nostra memoria per altri motivi, non per la loro malvagia presenza o per i loro obiettivi nefasti ma per il loro essere fastidiosi e irritanti. Al solo sentire pronunciare il loro nome ci tornano in mente sessioni lunghissime di gameplay frustrante e probabilmente qualche pad sacrificato per la causa.
Sicuramente si tratterà di una lista molto personale ma questi secondo noi sono i cinque villain più irritanti della storia dei videogiochi.
Bed of Chaos – Dark Souls

Cominciamo con la vera medaglia d’oro dei boss più fastidiosi ed esasperanti mai creati da Hidetaka Miyazaki, il Bed of Chaos. Chi è sopravvissuto al primo Dark Souls sentirà il sangue gelarsi nelle vene al solo pronunciare questo nome, perchè il Bed of Chaos è senza ombra di dubbio la peggiore boss fight di tutta l’avventura, che arriva a conclusione dell’area più odiata dalla community.
Dopo aver superato il pericolosissimo mare di lava che domina Lost Izalith, precipitiamo all’interno di una classica arena circolare e vediamo ergersi davanti a noi un’orrida bestia dalle sembianze indecifrabili. Nulla di strano per ora, From Software ama le sue aberranti creature. Appena ci approcciamo al corpo del boss però ci accorgiamo immediatamente che qualcosa non va. Non subisce danno e l’occhio cade subito sui due globi luminosi ai lati dell’arena.
È evidente che quelli sono i punti deboli e ci dirigiamo immediatamente verso uno dei due, che appena viene colpito fa partire una breve cutscene. Il messaggio è chiaro, bisogna colpire i due globi. Quando presi dall’adrenalina corriamo verso il secondo però il terreno sotto ai nostri piedi inizierà a crollare e il Bed of Chaos agiterà le sue estremità nel tentativo di gettarci nel vuoto, un tentativo che il più delle volte riuscirà, infastidendo non poco i giocatori meno pazienti. Se pensate che vi basterà raggiungere il secondo globo per sconfiggere il boss però vi sbagliate di grosso, perchè a quel punto si aprirà un passaggio verso l’interno del Bed of Chaos, dove si nasconde il cuore del mostro.
Nel frattempo il boss comincerà a muoversi in maniera molto più rapida e imprevedibile, evocando lingue di fuoco in grado di eliminare in un colpo metà della vita, ma se riusciamo a raggiungere il passaggio potremo finalmente uccidere la Strega di Izalith, che ha preso le sembianze di un insetto nascondendosi all’interno del Bed of Chaos.
Si tratta di uno dei boss più frustranti della storia e nessuno oserà mai sostenere il contrario.
Handsome Jack – Borderlands 2

Passiamo ora ad un personaggio molto più controverso come Handsome Jack, il villain più iconico della saga Borderlands. L’autodichiaratosi dittatore di Pandora è sicuramente uno di quegli antagonisti dalla personalità esuberante difficili da dimenticare e tutta la trama di Borderlands 2 è incentrata su di lui, il nemico a cui il nuovo cast di Vault Hunters deve dare la caccia.
Se il secondo capitolo della saga è diventato il preferito dai fan è soprattutto merito suo e le sue tragiche origini portano il giocatore ad empatizzare con Handsome Jack e il suo triste destino. Se lo inseriamo in questa lista è proprio per la sua abilità di intrufolarsi efficacemente nella mente del protagonista, e quindi del giocatore, attraverso le frequenti comunicazione radio che offrono una finestra sulla personalità esplosiva e profondamente traumatizzata del villain.
Il suo atteggiamento arrogante nasconde una grande fragilità per la quale è impossibile non provare pena. Questo però non toglie che disintegrarlo nella battaglia finale è una delle sensazioni più gratificanti e catartiche dell’intera campagna. Porre fine alle sue saccenti provocazioni è una grande liberazione, ma fra tutti i villain fastidiosi Handsome Jack è forse quello con cui più riusciamo ad identificarci.
The Flood – Halo: Combat Evolved

Il nostro Knoxville ha definito l’apparizione di The Flood in Halo un “trauma collettivo” e francamento non potremmo trovare parole migliori per descrivere questa fazione di nemici divenuta iconica nella mitologia della saga Xbox. L’entrata in scena confezionata da Bungie è spettacolare e terrificante, perchè quando Master Chief scende da quell’ascensore nel livello 343 Guilty Spark si trova davanti una moltitudine di corpi senza vita degli agenti del Covenant, ma questa volta non è stata opera dei nostri alleati e il giocatore lo sa bene.
L’atmosfera sinistra e le luci soffuse comunicano che qualcosa non torna. C’è una presenza inquietante che si annida negli asettici corridoi e pochi secondi dopo veniamo travolti dalla valanga di parassiti, denominata in maniera appropriata The Flood. Sono stati loro ad eliminare il Covenant e prendere il controllo dei loro corpi esanimi, quindi da questo momento in poi diventeranno la vera minaccia per Master Chief. È un momento di svolta nella storia di Halo, non solo per quanto riguarda il tiolo d’esordio, ma per gli equilibri di tutta la saga. Improvvisamente non abbiamo più due eserciti che si affrontano ad armi pari, ma una minacci a silenziosa che potrebbe aggredirci da un momento all’altro.
Anche a livello di gameplay The Flood alza il livello di sfida per il giocatore, che ora dovrà affrontare un’orda di parassiti impazziti, obbligandolo a rivalutare le proprie strategie di combattimento. L’imprevedibilità di The Flood li rende ostici e irritanti da affrontare ma non possiamo che rimanere sbalorditi dalla genialità del design proposto da Bungie, anche quasi venticinque anni dopo.
Akuma – Street Fighter

Noterete che stavolta non abbiamo specificato quale capitolo della saga abbiama preso in esame nello specifico e se non lo abbiamo fatto è perchè Akuma è un personaggio che domina il famoso fighting game di Capcom da oltre trent’anni. A partire dal suo esordio in Super Street Fighter 2 Turbo, il demone dai capelli rossi è diventato immediatamente la vera mina vagante del gioco, riducendo sistematicamente in poltiglia qualsiasi avversario si trovasse davanti.
Naturalmente i giocatori hanno iniziato a preferirlo a molti altri membri del nutrito cast di lottatori, grazie alle sue meccaniche che gli regalavano una netta marcia in più. La sua superiorità lo ha portato persino ad essere bandito dagli ambienti competitivi, quindi è facile immaginare come il nosto Akuma sia considerato uno dei personaggi più irritanti da trovarsi ad affrontare sul ring.
Il suo regno dura ancora oggi in Street Fighter 6, da quando è stato aggiunto a furor di popolo con un DLC rilasciato la scorsa estate e sebbene oggi sia molto più bilanciato rispetto alle versioni del passato, resta comunque un’avversario da incubo.
Kamoshida – Persona 5

Concludiamo con un villain dall’aura sinistra detestabile per più di una ragione, dalla difficoltà della sua boss fight alle sue origni a dir poco inquietanti. Kamoshida è un’ex atleta olimpico, finito ad insegnare educazione fisica nella scula dove studia il nostro protagonista. La sua presenza mette a disagio gli studenti, per via del suo carattere abusivo verso gli atleti di sesso maschile e le molestie nei confronti delle studentesse. Il preside della scuola però fa di tutto per coprire le malefatte del suo docente, per evitare l’occhio indiscreto dell’opinione pubblica e scandali che minerebbero il prestigio dell’istituto.
Il suo carattere perfido e macchiavellico lo porta a insinuare dubbi nella squadra dei Ladri Fantasma, che si ritroveranno ad essere presi di mira dalle angherie fisiche e mantali del professore. Il personaggio di Ann viene particolarmente ferita dai comportamenti abusivi di Kamoshida. Un’altra studentessa arriva addirittura a tentare di toglersi la vita, e sebbene il gioco non lo specifichi mai chiaramente, è evidente che la ragione alla base del gesto siano state le continue molestie ricevute dal professore.
La prima vera boss fight del gioco è il momento in cui i Ladri Fantasma possono finalmente presentare il conto delle sue malefatte a Kamoshida, ma non sarà per niente facile sconfiggerlo. L’abilità di Atlus di fondere gameplay narrativa qui si realizza definitivamente e il giocatore capirà che Persona 5 non ha paura di toccare tasti dolenti ed esperienze che purtoroppo sono comuni a moltissimi adolescenti.
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