La settimana scorsa vi abbiamo parlato della demo di V’s Rage nel nostro articolo dedicato alle migliori demo della settimana. L’omaggio ai side scroller arcade anni ’80/’90 dello studio italiano Newbix Team ci ha colpito per la sua semplicita e la sua irriverenza, che si percepisce già dalla cutscene iniziale.
Seguiamo il progetto ormai da diverso tempo perchè già lo scorso novembre lo avevamo testato all’Indie Dungeon della Milano Games Week. Nel frenetico ambiente della Fiera eravamo riusciti a giocare soltanto qualche minuto ma non abbiamo potuto evitare la padellata in testa che la ragazza dello stand infliggeva a tutti coloro che venivano sconfitti
Abbiamo avuto l’opportunità di provare una versione completa del gioco dietro le quinte e vi vogliamo raccontare i retroscena che lo studio ha preparato per noi, quindi afferrate la vostra Mjollnir e seguiteci alla scoperta di questo nuovo e promettente progetto italiano.
Non è solo un sogno

V’s Rage ci accoglie subito con una cutscene che si ispira alle grafiche del fumetto e che ci presenta la nostra protagonista. V sta tornando a casa divincolandosi fra le buste della spesa e, aprendo il portone di casa è accolta da una visione agghiacciante. Suo marito è spiaggiato sul divano fra un mare di briciole di snack e con il joystick in mano mentre gioca al suo videogioco preferito.
Dopo aver tirato un lungo sospiro si dirige verso la cucina, le buste della spesa strette fra le mani per riporle con calma, quando viene interrotta dagli schiamazzi dei suoi figli provenienti dal piano superiore. V, rassegnata, esclama “Con tutto quello che c’è da fare qua pensano soltanto a divertirsi”.
Alla fine di una lunga giornata si concede il meritato riposo, che però viene disturbato dal russare di suo marito. A quel punto V si sveglia e le appare una strana figura che ricorda un dio greco munito di occhiali da soli. La nostra protagonista è confusa, quindi lo strano personaggio le spiega che è rimasta intrappolata in uno dei videogiochi di suo marito e no, non sta sognando
V è su tutte le furie e pretende di sapere come uscire da questa assurda situazione. Scoprirà presto che l’unico modo per tornare nel suo mondo è farsi strada fra i livelli del gioco con la sua fida padella denominata Mjollnir. La nostra eroina quindi affronterà i vari stage del gioco uno dopo l’altro e noi avremo il compito di aiutarla ad arrivare in fondo, per tornare finalmente libera e uscire dal mondo del videogioco.
Ritorno all’arcade

Il gioco parte con un primo livello piuttosto semplice, che vi abbiamo già descritto nella nostro Demo Day qualche giorno fa. Prendiamo per la prima volta il controllo di V e affrontiamo una sezione side scroller che ci riporta indietro nel tempo alle sale giochi che frequentavamo da bambini.
Lo schema di controlli è semplice, possiamo sferrare attacchi letali con la nostra padella, saltare gli ostacoli e muoverci liberamente sulle due dimensioni lungo il percorso lineare del livello. Veniamo attaccati da strane creature che ricordano la mitologia greca ma sono caratterizzate dall’umorismo tipico che offre V’s Rage. Abbiamo dei fauni con la testa china sul loro cellulare, che si lanceranno contro di noi appena entreremo nel loro campo visivo e meduse a cavallo di motociclette che cercheranno di investirci.
il nostro unico obiettivo è quello di arrivare in fondo al livello, e per farlo dovremo bloccare gli attacchi dei nemici rispondendo a colpi di Mjolnir per sconfiggerli. Dovremo stare attenti però, una volta esaurite le tre vite dovremo cominciare tutto daccapo.
È facile farsi ingannare dalla semplicità dei comandi, perchè per avere successo in V’s Rage possiamo solo colpire e schivare. Riceviamo ogni tanto dei potenziamenti, che servono a concederci una vita extra o a regalarci una barriera protettiva per qualche secondo. Presto ci accorgiamo però che non è così facile come sembra e che servirà concentrazione per battere le sfide architettate dagli sviluppatori di Newbix Team.
Una raccolta di generi

Lo studio di sviluppo ci ha concesso uno sguardo anche agli altri livelli del gioco, che innanzitutto ci hanno molto divertito ma soprattutto hanno svelato una nuova anima di V’s Rage.
Newbix Team incapsula nei diversi livelli una raccolta di generi e temi, reinterpretati attraverso una chiave di lettura unica e uno stile artistico irriverente.
Ad ogni stage veniamo sorpresi da come il gioco sappia reinventarsi proponendo una sfida sempre nuova. Dopo il primo livello apparso nella demo, che svolge anche la funzione di tutorial, ci ritroviamo a pilotare una barca e a respingere i predatori con un fucile.
Non vogliamo rovinarvi la sorpresa e quindi evitiamo di descrivi i prossimi stage, ma possiamo assicurarvi che il titolo di Newbix Team vi terrà sempre sulle spine con nuove idee. V’s Rage offre un’esperienza completa, che non ha paura di mettere in mostra tutta la creatività del team nella realizzazione degli scenari, dei nemici e delle boss fight finali. Queste ultime, vero piatto forte di ogni stage, ci spingono a proseguire per scoprire cosa ci attende al termine di ogni livello.
Parola agli sviluppatori

Abbiamo avuto l’opportunità di interfacciarci con Giuseppe Verrua, la mente che ha riunito il team di sviluppo. Ora vogliamo lasciare la parola a Giuseppe, che ci racconterà le origini di V’s Rage e le motivazioni che lo hanno spinto a dare vita al progetto.
“A giugno 2021 mi viene la pazza idea di fare il “pubblisher” di giochi. Sono nell’hardware dal 1995, mi son sempre piaciuti i videogiochi ma non ho trovato nessun team che volesse una mano, tutti puntano a fare il nuovo Elder Ring e non mi han calcolato. Ad agosto mi son messo a studiare Unity, ma la vera spinta è stata un bell’incidente con un grosso cinghiale in moto. Ho quasi perso la gamba sinistra, ora sono “cibernetico”, per questo ci sono molti cinghiali nel gioco… e moto!
7 mesi tra: letto, sedia a rotelle e Unity. A gennaio di tre anni fa ho fatto un piccolo giochino gratuito Asteroides, che è microscopico ma sempre allegro e folle. Ha fatto 37303 download, che secondo me non sono malaccio come numeri.
A maggio 2022 parto deciso con lo sviluppo di V’s RAGE, dove V sta per mia moglie Veronica che VERAMENTE odia me e i videogiochi. Si ispira un pò a Lamù e un pò a qualsiasi gioco COIN OP (‘Arcade’ n.d.r.) mi venisse in mente: Altered Beast, Final Fight, Street Fighter, Operation Wolf, Parodius, Sly Spy, Out Run, R-Type, Asteroids (di nuovo 😉 ), P.O.W., Tough Turf, ecc..
L’idea era anche e soprattutto quella di riprendere il 2.5D di Paper Mario su PC, abbinandola alla semplicità dei vecchi arcade e alla difficoltà nel capire i pattern di attacco. Da qui nasce l’idea di inserire stili diversi. V è sempre la stessa ma cambia continuamente mezzo di trasporto e di conseguenza cambia anche l’ esperienza di gioco.
Con me in questa pazzia ci ho infilato: Angelise Frank, che arriva da Sassari ad Asti per questa follia, Stefania Caretta che è una delle disegnatrici ufficiali di Diabolik e ha suggerito l’ispirazione a Mario e Lamù in salsa fumettosa, e Giorgio Macaluso, musicista di Verona che ora lavora per Milestone. Attualmente stiamo collaborando con More Games Studio di Matteo Manicone per cercare di fare uscire V’s Rage su Nintendo Switch e per le musiche ci stiamo appoggiando a DPStudio di Davide Pensato e socio.
La storia di Giuseppe ci apre una finestra sull’importanza del videogioco e delle sue ripercussioni sulla vita reale. V’s Rage è frutto di una passione incrollabile per il mezzo videoludico e di un sogno che è stato capace di fiorire fra immense difficoltà. Ci dimostra che i videogiochi indipendenti sono il futuro, perchè dietro ogni progetto c’è un team appassionato che che crede nel proprio lavoro e nella forza del proprio messaggio, creando una connessione genuina col proprio pubblico.
E coi lo avete provato V’s Rage?
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