I racing game sono un genere molto particolare, che alcune persone amano mentre altre ne sono totalmente indifferenti. Oggi abbiamo titoli come Gran Turismo e Forza Horizon che vantano grafiche impressionanti e poi c’è sempre l’affidabile Mario Kart, intramontabile compagno di mille serate con gli amici.

Gli anni 2000 però erano un periodo molto diverso, in cui i videogiochi non potevano contare su budget multimilionari ed erano guardati con scetticismo dalla massa. Erano gli anni in cui Fast & Furious andava forte e gli sviluppatori cercavano di capire fin dove potessero spingersi in termini grafici e di umorismo.

Un videogioco simbolo

Need for Speed: Most Wanted ha significato per molti giocatori un titolo simbolo della loro ribellione adolescenziale, cosa che gli sviluppatori hanno cavalcato presentando immagini di macchine che correvano velocissime accompagnate da una colonna sonora davvero figlia dei suoi tempi.

Need for Speed: Most Wanted esce nel 2005, un anno dopo Underground 2, che era stato osannato dalla critica. C’erano quindi grosse aspettative su questo capitolo della serie, che è poi diventato il più venduto in assoluto, superando anche il suo celebre predecessore.

Il successo di Most Wanted è difficile da riassumere perchè, nonostante nessuno degli elementi che lo componevano fosse eccellente o all’avanguardia, è riuscito a catturare uno stato d’animo che imperava fra il suo pubblico target.

La modalità campagna comincia con il più classico degli incipit: sei arrivato nella immaginaria città di Rockport con un’auto di tutto rispetto, l’iconica BMW M3 GTR, ma dopo aver perso una corsa contro Razor a causa di un sabotaggio, se costretto a cedergliela.

Durante il corso della campagna dovrai battere tutti e quindici i membri della cosiddetta ‘Blacklist’, per poi fronteggiare Razor e riconquistare la gloria e la tua macchina originale.

Questa breve introduzione ci da un chiaro e semplice obiettivo finale per poi gettarci nella città di Blackport, liberi di girarla a nostro piacimento.

Rockport, una città in cui perdersi

Rockport è molto ben realizzata se consideriamo che questo titolo risale a quasi vent’anni fa (si, siamo vecchi) e non stiamo parlando solamente della grafica. Il mondo di gioco è piuttosto interattivo e ci propone sempre attività secondarie e sfide che ci permettono di sbloccare potenziamenti per la nostra auto.

Anche il parco macchine è abbastanza ampio, sebbene la personalizzazione delle stesse lasci un po’ desiderare. I nostri veicoli inoltre possono interagire con l’ambiente e farci attivare dei brevi filmati che ci mostrano a rallentatore le nostre migliori acrobazie.

La polizia è un altro attore importante di Need for Speed: Most Wanted perchè se dovessimo accelerare troppo davanti alle loro volanti, queste si lanceranno al nostro inseguimento. Le fughe dalla polizia sono fra i momenti più divertenti del gioco perchè sono gestite in maniera dinamica. La minimappa anticipa dove si trovano le volanti ma spesso capita di trovarsele dietro l’angolo ed essere costretti alla fuga.

Questi inseguimenti sfociano spesso nel caos perchè l’IA della polizia è davvero sadica. Il giocatore viene braccato facilmente dalle auto della polizia, che aumentano in numero e si fanno sempre più aggressive.

Oltre la campagna

Forse non sapete che Need for Speed: Most Wanted incluedeva anche una rudimentale modalità online. Quattro giocatori potevano sfidarsi e correre uno contro l’altro per vincere la gara. Non è nulla di speciale considerati gli standard di oggi ma questo titolo è uscito nel 2005 ed implementare una modalità di gioco a cui molti non avrebbero avuto accesso faceva parte di quello spirito di iniziativa che le case di sviluppo avevano all’epoca.

Need for Speed: Most Wanted è un ottimo titolo che cristalliza perfettamente un’epoca, non solo dell’industria videoludica, ma anche dei suoi fan. Giocarlo oggi, in un panorama videoludico e culturale profondamente diverso, non riaccenderà le stesse sensazioni ma resta comunque un titolo molto simbolico con cui sicuramente non vi annoierete.

Ve lo ricordate?

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RECENSIONE
  • VOTO
3

Summary

Need fo Speed: Most Wanted è un titolo che ha segnato il punto più alto della saga ma che ci ricorda di un’epoca passata del mondo dei videogiochi. L’anima ribelle di questo gioco emerge già dalle prime scene e la città di Rockport ci riporta alla nostra adolescenza